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VINITALY 2001: BOTTIGLIE DA FILM PER CAPRAI

Vino e classici del cinema: l’abbinamento giusto lo suggerisce la cantina Arnaldo Caprai, azienda leader in Umbria e produttrice di un Sagrantino di Montefalco consacrato dalle migliori guide d’Italia. Dal 5 al 9 aprile, al Vinitaly 2001, Caprai prende spunto da alcune pellicole che hanno fatto la storia del cinema per presentare degustazioni a tema guidate da autorevoli esperti e giornalisti del settore. Nello stand Caprai, allestito per l’occasione come un set cinematografico, e on line sul sito dell’azienda (www.arnaldocaprai@vinitaly.it), si scopre che il vino, al pari di un film, racconta le sue storie, i suoi personaggi e la filosofia dietro ad ogni bottiglia, suscitando passioni ed emozioni in chi lo ama. Cos’è infatti il vino se non un’opera d’arte? Caprai ha scelto la metafora del cinema per costruire un percorso variegato che si snoda tra la cultura del vino e il piacere di berlo: si inizia con “Tempi moderni” di Chaplin, per presentare in anteprima i vini che saranno immessi sul mercato nel 2001, mentre “Lo straniero” di Visconti fornisce l’occasione per degustare alcuni vini prodotti da Caprai con vitigni internazionali. “Il segno” di Ingmar Bergman suggerisce il tema dell’influenza del territorio sul vino, e “La conversazione” di Coppola lancia un dibattito sul Sangiovese. Si chiude con “Ieri, oggi e domani” di De Sica, a cui si ispira una degustazione comparativa di Montefalco Rosso e Sagrantino Caprai di varie annate, con una sorpresa finale.
Caprai non è nuovo ad accostamenti al mondo patinato del cinema: al banchetto di nozze di Michael Douglas e Catherine Zeta Jones il suo Sagrantino di Montefalco è stato il vino ufficiale delle star hollywoodiane riunite per festeggiare l’evento, riscuotendo un successo che lo ha portato alla ribalta dello scenario internazionale.

Eleonora Ciolfi

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