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VINO & TECNOLOGIA: ARRIVA IL TAPPO DEL FUTURO. DAL MICROCHIP SI PUÓ LEGGERE ANCHE CON IL TELEFONO CELLULARE. E’ LA CAPRAI LA PRIMA AD ADOTTARLO IN ITALIA. SMARTCORQ, BREVETTATO DA LAB ID, AZIENDA HI-TECH, CONSENTE RIVOLUZIONARIE APPLICAZIONI

Arnaldo Caprai
Marco Caprai

Il tappo del futuro si può leggere, scrivere e cancellare. Si chiama SmartCorq, è stato inventato e brevettato dalla Lab Id, azienda hi-tech di Bologna (www.lab-id.com), ed è dotato di un rivoluzionario microchip che consente futuristiche applicazioni, utili sia ai produttori che agli eno-appassionati: è la umbra Arnaldo Caprai, griffe leader del Sagrantino di Montefalco, la prima cantina in Italia ad adottarlo per i propri vini.
Grazie ad un transponder, una microscopica porzione di silicio di un millimetro quadrato - la dimensione di una capocchia di spillo - inglobato all’interno di un tappo di materiale sintetico, sarà possibile immagazzinare una mole di dati specifici per ogni singola bottiglia: da quelli sulla vendemmia a quelli sul produttore, dai consigli per i giusti abbinamenti alle ricette, passando persino per poesie o racconti. Ma potranno essere memorizzati, nel caso di bottiglie particolarmente pregiate, anche i nomi dei precedenti proprietari del vino.
Lo SmartCorq, che sarà in anteprima mondiale allo Smau di Milano il 19 ottobre, verrà presentato al Salone del Vino di Torino, kermesse dell’enologia di qualità che si terrà dal 27 al 30 ottobre. La Arnaldo Caprai, da poco eletta “Cantina dell’Anno” dalla Guida del Gambero Rosso-Slow Food, la più autorevole e diffusa in Italia, utilizzerà lo SmartCorq in via sperimentale applicandolo ad una linea di vini da collezione, la Contemporare (www.contemporare.it), composta da una speciale selezione di bottiglie
I dati contenuti nello SmartCorq - messo in produzione dalla Modern Plast e dalla Perbacco di Milano (www.perbacco.info), azienda produttrice di tappi sintetici per il settore enologico, che ha studiato e realizzato il sistema adatto per poter produrre il tappo intelligente - trasmessi dal microchip in radiofrequenza attraverso le onde elettromagnetiche (come se fosse una piccola radio), potranno essere letti semplicemente avvicinando un lettore. I consumatori e gli eno-appassionati potranno “dialogare” con la bottiglia anche attraverso un comune telefono cellulare - sono già in commercio modelli dotati della tecnologia specifica - e conoscere una serie di informazioni su un determinato vino. Ma l’invenzione presenta applicazioni importanti anche per il commercio e la distribuzione: attraverso appositi lettori si potrà essere al corrente in tempo reale sull’assortimento di bottiglie in un magazzino o in uno scaffale, grazie ai dati inviati in simultanea dai tappi direttamente al computer.
Oppure basterà avvicinarsi ad una cassa anonima di bottiglie per sapere esattamente, senza aprirla, quali vini contiene. Per comprendere il perché a questa tecnologia - già utilizzata con successo nel settore degli elettrodomestici, dell’abbigliamento e degli accessori - è affidata la rivoluzione del futuro basti pensare per esempio a quali sono attualmente i tempi ed i costi per registrare l’ingresso e l’uscita delle merci a magazzino o per farne l’inventario, per la corretta movimentazione all’interno dell’azienda, per averne la tracciabilità dal magazzino ai punti vendita, ed immaginare come l’impiego di questo sistema possa semplificare il problema azzerando pressoché le possibilità di errore. Di fatto, con investimenti ridotti, cantine commerciali, ristoranti o privati potranno controllare in remoto attraverso Internet e anche da un semplice cellulare ogni indicazione relativa a stock o ammanchi con possibilità di riordino in automatico.
La tecnologia su cui si basa lo Smart Corq andrà ad affiancare e nei prossimi anni a sostituire quella su cui si basa il bar code, ovvero il codice a barre comunemente utilizzato per il riconoscimento dei prodotti in commercio. I bar code, stampati su etichette, vetro o tappi, consentono solo l’identificazione di un numero, mentre lo Smart Corq consente la lettura di numerose informazioni, ed in più può essere riscritto e modificato all’infinito. Inoltre il microchip, essendo inserito all’interno del tappo, non può essere rimosso, alterato o manomesso, a differenza di elementi esterni come l’etichetta: ecco perché lo Smart Corq rappresenta una sorta di “Dna” di ogni bottiglia, un codice univoco immodificabile che garantisce l’unicità del prodotto.

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