Da una parte, la più importante casa d’aste enoiche degli Stati Uniti, Zachy’s, dall’altra, un simbolo della ristorazione italiana e mondiale, Enoteca Pinchiorri, tavola tristellata Michelin nel cuore della Firenze rinascimentale, in mezzo, una vendita all’incanto di fine wine destinata a segnare una svolta epocale. Battezzata “Enoteca Pinchiorri: The Legendary Cellar”, è l’asta con cui Zachy’s, il 12 settembre, a Londra, fa il suo debutto europeo, con un catalogo di 864 lotti, per un totale di 2.500 bottiglie ed un valore, in termini di base d’asta, di 2 milioni di euro. Le bottiglie, ovviamente, arrivano tutte dalla cantina che Giorgio Pinchiorri ha costruito in più di mezzo secolo, nata come una passione e diventata oggi una delle più preziose al mondo, dove dimorano oltre 60.000 bottiglie dai più grandi territori del vino del mondo, tra vecchie annate e griffe preziosissime, che, da sempre, completano ed esaltano la cucina di Annie Feolde.
Un bel biglietto da visita, per chi calca per la prima volta l’esigente palcoscenico della Vecchia Europa, portando sotto il martello il top delle Langhe, a partire dalla bottiglie di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno 1978 (2.600-3.800 sterline), passando per le sei bottiglie di Barbaresco Sori San Lorenzo Gaja 2015 (1.200-1.700 sterline) e per le due magnum di Barolo Artist Label Bartolo Mascarello 1990 (1.700-2.600 sterline); i grandi Super Tuscan, come le 12 bottiglie di Solaia 2015 (1.900-3.000 sterline), la jeroboam di Tignanello 1978 (1.300-1.900 sterline), entrambi di Antinori, ma anche la 15 litri di Masseto 2014 (9.500-14.000 sterline); e ancora, tra i tanti lotti in asta, le 12 bottiglie di Sassicaia 2016 di Tenuta San Guido (1.400-2.200); per finire, a Montalcino, con le quattro bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi 1990 (1.400-2.000 sterline).
Ma i lotti italiani sono solo una parte, peraltro minoritaria, di un catalogo specchio di una cantina dai forti connotati francesi, in cui trovano spazio, dalla Borgogna, due magnum di Vosne Romanee Cros Parantoux Reserve Henri Jayer 1999 (60.000-100.000 sterline), due bottiglie di Romanée-Conti Domaine de la Romanée-Conti 1990 (24.000-32.000) ed una magnum di Musigny Georges Roumier 1990 (20.000-30.000 sterline), da Bordeaux sei bottiglie di Pétrus 1961 (30.000-44.000 sterline), nove bottiglie di Mouton Rothschild 2000 (10.000-15.000 sterline) e sei bottiglie di Lafite Rothschild 1982 (7.500-12.000 sterline), e dalla Champagne due magnum di Krug Clos du Mesnil 1996 (6.500-10.000 sterline) e due bottiglie di Salon Blanc de Blancs Le Mesnil 1982 (1.500-2.200), per citare i lotti più “ricchi”.
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