Cortona vale l’acquisto ... Compie quarant’otto anni, ma non li dimostra. Dopo la Biennale d’antiquariato di Firenze, che ha festeggiato l’anno scorso il mezzo secolo di vita, “Cortonantiquaria” è la più artica mostra-mercato d’antiquariato d’Italia. È una sorta di sorellina minore dell’edizione fiorentina non soltanto per l’età, ma anche per il tipo di proposte, più nazional- popolari, più curiose, divertenti e dai prezzi decisamente abbordabili. Ieri si è inaugurata l’edizione 2010 nel prestigioso Palazzo Vagnotti (tel. 0575630610; www.cortonantiquaria.it) che chiuderà i battenti il prossimo 12 settembre. Un’occasione dunque da non perdere anche perché Cortona merita il viaggio, con il suo panorama incantevole tra il Lago Trasimeno e gli Appennini, le sue antiche mura etrusche e i numerosi itinerari d’arte, tra cui quello che parte da piazza Garibaldi e - percorrendo viale Santa Margherita - porta fino alla basilica dedicata alla santa patrona, lungo un percorso costellato da 15 edicole con i mosaici del cortonese Gino Severini. Quest’anno gli stand sono una quarantina e hanno proposte eterogenee, dai mobili alle sculture lignee, dai dipinti antichi e dell’Ottocento ai “bijoux” firmati David Webb, dagli argenti ai tappeti e alle icone; gli esemplari da museo sono pochi, ma tante le occasioni per arredare la casa, per fare un regalo originale o per togliersi uno sfizio, spendendo per l’oggetto del desiderio da mille a ventimila euro. Gli espositori sono in gran parte antiquari toscani, umbri, romani, c’è qualche emiliano, veneto e siciliano, molti sono i lombardi e soltanto due hanno sede oltre confine: Plus Art di Montecarlo, che presenta dipinti del XIV e XV secolo e Casa d’Aste Sanmarinese di San Marino, con una ricca scelta di cornici d’epoca. Sono oltre mille i pezzi di qualità e non poche le chicche; ad esempio un raro ventaglio “Grand tour” con le stecche in avorio del 1760 e la “Piazza San Pietro” raffigurata su pelle, offerto per un migliaio di euro dalla milanese Le De Dominicis; meno di tremila euro quotano i disegni liberty in vendita da Al.Vi. di Modena e sotto i cinque mila alcune belle maioliche di Caltagirone del XVIII secolo proposte da Giulio Torta di Palermo, accanto a uno scrigno in rame dorato a mercurio, con coralli di Trapani inseriti a retro incastro. Non poche le iniziative culturali collaterali:
una mostra raffinata sulla nobile famiglia fiorentina degli Antinori - “La storia in una stanza” - illustrata da 30 tesori d’arte che per la prima volta escono dal loro Palazzo di città per raccontare le gesta di grandi mecenati, viaggiatori e produttori di vino. Il Premio Cortonantiquaria 2010, che sarà assegnato al Marchese Piero Antinori e un’anteprima dedicata a Spinello Aretino “... che imparò da Giotto la bella arte della pittura”. A seicento anni dalla morte del pittore toscano (1350-1410) viene, infatti, esposto un dipinto inedito con “La Madonna in trono con Gesù Bambino”, proveniente da una collezione privata; è un omaggio doveroso a un artista prolifico di cui si sono persi quasi tutti i cicli di affreschi dipinti tra Firenze, Arezzo e Cortona.
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