Il vino d’Abruzzo dal nome di formaggio ... A Pescara si coltiva il pecorino, l’uva che ha la forma del muso di un ovino... Un vino che ha il nome di un formaggio per me è il massimo. Due passioni
in una. Il pecorino d’Abruzzo (inteso come vino) è un nome che non ha una storia, ma un paio di leggende: secondo la prima il grappolo assomiglia al muso di una pecora, secondo l’altra le pecore amavano brucare sotto le pergole dell’uva pecorina. È un vitigno che nasce al confine tra Marche e Abruzzo, poi scende fino a coprire tutta la regione, è una varietà che ha bisogno di temperature non calde, esprime sapori minerali, aromi primari agrumati e quindi ha bisogno di fresco. Tutte queste cose le apprendo da Sabatino Di Properzio davanti a un tavolo di legno, sotto un pergolato, dove una bottiglia di pecorino fa da aperitivo a questa storia e al pranzo che ne seguirà. Siamo sulle colline di Spoltore, alle spalle di Pescara, i primi contrafforti che si incontrano salendo, dopo dieci chilometri, dalla città verso l’interno. Sabatino Di Properzio ha un bel volto sincero, è sufficientemente ironico e scanzonato da celare appena la serietà che lo accompagna. È uno di quei piccoli-grandi imprenditori che esportano il buon nome del made in Italy enogastronomico nel mondo (è reduce dal Nordamerica). Sabatino mi guida attraverso le bontà della provincia di Pescara, tanti piccoli paesi con il borgo arroccato sul colle, vista su colline verdi, piccole vallate e il mare. Dal formaggio alla birra, dal miele al pane, prodotti di pregio della provincia italiana. Sabatino Di Properzio, con i fratelli Roberto e Andrea, come tanti grandi artigiani del gusto, prima faceva tutt’altro. La sua famiglia è sempre stata nel campo della commercializzazione di prodotti petroliferi. Lui, laureato in economia e commercio, si ritrovò ad amministrare questa azienda che produceva solo uva. Poi subentrò “e siccome non abbiamo né conti, né baroni, né papi tra i nostri antenati abbiamo lasciato il nome della figlia del vecchio proprietario”: La Valentina. Questo accadde nel 1990 e da allora, con l’enologo toscano Luca D’Attoma, Sabatino ha creato i suoi vigneti che si estendono su 40 ettari: dalla linea classica (Montepulciano, Cerasuolo, Trebbiano) a quella “speciale”: Pecorino, Bellovedere, Spelt per giungere allo straordinario Binomio, un vino unico perché per ottenerlo viene utilizzato un clone ormai scomparso, detto Clone Africa. La forma del grappolo a coda corta e acino piccolo ricorda il continente africano. Non mi resta che sedermi qui, sotto il pergolato, con la vista che spazia dalle colline al ben di Dio che ho sul tavolo: oltre alla fracchiata, arriva una splendida alice sotto sale (per diversi mesi) fatta a Pescara e poggiata sopra una lesca di pane come aperitivo (con il pecorino vino), poi gli spaghetti al ragù con il sugo di agnello, l’agnello alla brace e per concludere un pecorino (formaggio) di Farindola. Prosit.
La nostra scelta
1) Fattoria La Valentina
Via Torretta 52, Spoltore
Tel. 085.4478158
2) Antico Forno da Maria
Via Pescarina 46, Spoltore
Tel. 085.4961878
3) Birrificio Almond 22
Via Dietro le mura 36/38, Spoltore
Tel. 392.3330333
4) Oleificio La Selva d’Abruzzo
Contrada Santa Maria 3, Collecorvino
Tel. 085.979181
5) Caseificio Il Tratturo
Via Stella 29, Cepagatti
Tel. 085.9749660
6) Ristorante La Bandiera
Contrada Pastini 4, Civitella Casanova
Tel. 085.845219
7) Ristorante Delle Querce
Contrada S. Maria 8, Villa Celiera
Tel. 085.846211
8) Azienda Agricola Martinelli
Contrada Trosciano Superiore, Farindola
Tel. 085-9690410
9) Molino Cappelli
Via Raffaello 16, Moscufo
Tel. 085.979211
10) Miele biologico Le apine
Via La Marmora 5, Montesilvano Pescara
Tel. 328.4812129
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