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La Repubblica / Viaggi

Liguria ... Pace, spritz e colori pastello. A Varigotti il ritmo è lento... Tra Finale Ligure e Noli, il piccolo borgo saraceno resiste all’assalto delle boutique e della movida. Un angolo di Riviera di ponente senza auto e con pochi vip, da gustare soprattutto all’ora del tramonto... La bandiera nera dei pirati campeggia sul lato del chiosco rivolto al mare, là dove il molo si perde nel blu. È attorno a questo storico baracchino in legno, dove al calar del sole si può ordinare un aperitivo a base di vino bianco Pigato e olive taggiasche, che ruota l’intera stagione estiva del borgo saraceno di Varigotti, in provincia di Savona, lungo la Riviera di Ponente tra Finale Ligure e Noli. Un angolo di Liguria isolato, fuori dalle rotte del turismo massificato, dove il piccolo borgo interdetto alle auto resiste incredibilmente all’assalto delle boutique, che invece imperversano nei “budelli” e centri storici delle altre località liguri di villeggiatura. Come una perla protetta dall’invadenza del traffico e delle mode, il borgo marinaro di Varigotti si compone di una manciata di case dai colori pastello che si affacciano in gran parte sulle spiagge, e per viverlo nella sua dimensione più autentica e popolare va scoperto alla luce del tramonto, sorseggiando uno spritz, mentre al chiosco corsaro risuona la musica de “Il bombarolo” di Fabrizio De André, selezionata personalmente dal titolare, Nicola, che assomiglia a un Corto Maltese contemporaneo, perfino più taciturno e ispirato. Tutto intorno, due file di palme impreziosiscono la bella Piazza dei Pescatori, un’isola di pace come lo sono le vigne di Punta Crena sulle alture di Varigotti, dove la famiglia Ruffino produce un Pigato e un Rossese superbi all’insegna della qualità. Da giugno a settembre in questa parte di Liguria regna un’atmosfera tranquilla e rilassante, e anche nei momenti di maggiore afflusso, curiosamente, la ressa non raggiunge mai livelli intollerabili come accade altrove. Per contro è normale incrociare qui la top model Eva Herzigova, villeggiante di lunga data a Varigotti, mentre si presenta in pareo e infradito a comprare la focaccia da Fontana, il market sulla via Aurelia dove si servono un po’ tutti i turisti. Non c’è altra spiegazione che giustifichi la presenza di vip da queste parti, come Giacomo del trio Aldo, Giovanni e Giacomo o Michelle Hunziker, che qui vengono regolarmente a trascorrere le vacanze, se non la totale assenza di vita mondana. Lontani dal caos, insomma, non si sta poi così male, anche se a pochi chilometri di distanza la movida diventa una costante sul lungomare di Alassio o Sanremo. A Varigotti, invece, non c’è calca perfino nelle numerose spiagge libere a ridosso del borgo. Il massimo del piacere, per la verità, oltre a quello di fare il bagno in acque quasi sempre limpide, è passeggiare per le viuzze del borgo, incontrando i pescatori e i bambini che girano in bicicletta o sul monopattino, o sostando a contemplare il mare dalla balconata di piazza Gina Lagorio, dove le onde danno spettacolo contro gli scogli fino a sfiorare i capelli degli spettatori di passaggio. La “felicità del sùghero abbandonato alla corrente” di cui ha scritto Eugenio Montale nella poesia “Barche sulla Marna” è qui materia viva ed è fatta di sole, di silenzio, di piante di limoni e di fichi, di muretti in pietra, e di vecchie case di pescatori che nessuno, finora, ha osato toccare. A Varigotti si respira anche una strana aria di libertà. Ci sono pochi alberghi e negozi, ancora meno intrattenimenti, ma è questo che spinge il visitatore a immergersi nel paesaggio senza troppi condizionamenti esterni.


... Tra i vini sono consigliati:
il Pigato della Riviera di Ponente e il Vermentino...

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