Gli Stati Uniti trainano l’export di Brunello ... Il comprensorio vitivinicolo di Montalcino (Siena) fa il pieno sui mercati internazionali. Nel 2011 il giro d’affari è stato di 155 milioni, con una crescita superiore al 10%. Merito soprattutto del Brunello con più di 9 milioni di bottiglie e 112 milioni di ricavi; significativa anche la performance del Rosso con 4,5 milioni di bottiglie contro i 3,2 milioni del 2010 e circa 25 milioni di ricavi.
I dati sono stati presentati in occasione di “Benvenuto Brunello”, il tradizionale appuntamento di Montalcino in cui i produttori presentano ufficialmente l’annata in via lancio e le anticipazioni su quella appena vendemmiata.
“Il trend - commenta il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino Ezio Rivella - sottolinea la forza di un territorio che è riuscito ad innescare nuovamente un ciclo economico positivo con più bottiglie immesse in commercio e con una tendenza positiva dei prezzi. Peraltro il 2012 è partito molto bene”.
La performance del Brunello è trainata dall’export, cresciuto a due cifre. Il mercato interno invece ha continuato a contrarsi, come accade da anni. “La forza del Brunello - osserva Donatella Cinelli, produttrice del Casato Prime Donne - si misura negli Stati Uniti: i consumatori sono entusiasti e sono disposti a spendere”.
“Negli Usa - interviene Francesco Ripaccioli della Canalicchio - esportiamo il 75% e abbiamo registrato una grande richiesta per le annate 2006/7. Quest’anno i prezzi sono aumentati del 10% per la fascia di Brunello di qualità medio-alta mentreper quella più commerciale il rincaro è stato superiore, nell’ordine del 20/30%”.
E i mercati asiatici? “Abbiamo iniziato a penetrarli - conclude Rivella - ma servono investimenti cospicui per replicare il successo dei francesi”.
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