Ferrari acquisisce il controllo di Bisol ... Ferrari più frizzante. La famiglia Lunelli ha acquisito il controllo del Prosecco di Valdobbiadene di Bisol, rilevando una quota del 30% che si aggiunge al 50% già in portafoglio dall’ottobre del 2014.
Tecnicamente la Lunelli spa ha ora l’80% della Bisol Desiderio & figli. Mentre i fratelli Gianluca e Desiderio conservano una quota del 10% ciascuno, oltre che i ruoli aziendali precedenti. Ferrari è uno dei marchi di riferimento del Trento Doc mentre Bisol è una griffe storica del Prosecco superiore che cresce a due cifre da molti anni. E “nel 2015 - sottolinea Gianluca - i volumi sono balzati del 23% mentre i ricavi sono saliti da 17,8 milioni a 21,5”.
Lunelli ha acquistato il primo pacchetto del 50% di Bisol l’anno scorso grazie a un aumento di capitale e un finanziamento per sostenere un ambizioso piano di crescita. “Su Bisol - spiega Matteo Lunelli, presidente del gruppo trentino - non solo investiamo risorse importanti ma è uno dei protagonisti da integrare per creare sinergie, anche distributive. Ma non intendiamo spingere sui volumi, quanto sul posizionamento alto del brand. Il Prosecco superiore deve puntare a un maggiore valore”. Il 50% di Bisol era in carico a Lunelli spa per 3 milioni, ma escludendo il debito e il finanziamento erogato alla società.
“Stiamo selezionando l’area per costruire la nuova cantina - sostiene Gianluca - dove faremo l’imbottigliamento e la spumantizzazione. In quella già esistente, la cantina storica, continueremo con la pigiatura”. Quanto ai vigneti “quelli rimangono di proprietà, a metà tra me e mio fratello” precisa Gianluca. L’avvio del 2016 è ancora in crescita per il Prosecco, ma il balzo dei prezzi del vino sfuso, salito fino a 2,50 euro al litro, preoccupa i produttori. “Fra un paio di mesi capiremo che impatto avrà sul consumatore - specifica Gianluca - cioè quando arriverà sugli scaffali e al ristorante. All’origine il rincaro è stato di 50-60 centesimi e sullo scaffale di 1,5 euro”.
Quanto alla scuderia Ferrari, “il 2015 è stato un anno molto positivo - aggiunge Lunelli - Siamo intorno ai 58 milioni di fatturato, con una buona performance dell’Italia e dell’estero. L’aggregato con Bisol arriva fino a 80 milioni”. Ma, in questa fase, la maggiore preoccupazione dell’imprenditore trentino è la riorganizzazione. “Ci sono stati importanti innesti manageriali - ricorda Lunelli - a iniziare dal direttore generale Beniamino Garofalo. La riorganizzazione e integrazione comprenderà anche Bisol. L’importante che Ferrari mantenga i presidi sul territorio ma è altrettanto importante avere terminali nei mercati esteri”.
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