Diventa finalmente visibile il profondo riordino apportato alla storica azienda chiantigiana, Villa Cafaggio. Un percorso durato anni da quando il Presidente Marco Zanoni, consapevole del valore di quest’azienda nella Conca d’Oro a Panzano in Chianti, contraddistinta da una tradizione vitivinicola di assoluto valore, costituì un team di professionisti in grado di esaltare l’intera filiera produttiva dell’azienda che conta su oltre 40 ettari vitati. Ecco quindi, nell’ordine, una serie di esperti alternarsi nel rivoluzionare l’azienda. Da Ruggero Mazzilli, agronomo e uno dei massimi esperti di viticoltura biologica, a Giuseppe Caviola, uno degli enologi più affermati del Belpaese e da oltre 10 anni in Toscana, coordinati da un nuovo general manager: Vincenzo Ercolino. Con i nuovi indirizzi non potevano che esaltare quanto già fatto negli anni d’oro: l’attenzione al territorio, vuoi con il recupero di vecchi vigneti e l’avvio della conversione al biologico, vuoi con un certosino lavoro enologico reso possibile anche col contributo dell’enologo Ezio Dallagiacoma e dalla presenza di Moreno Nardin al quale è spettato il lavoro di coordinamento in vigna e cantina.
Una piccola rivoluzione di scena al Vinitaly, di cui il protagonista principale non poteva che essere il Sangiovese. Il Chianti Classico sarà prodotto con un’unica referenza mentre saranno prodotte ben 3 Riserve: il Basilica Solatìo (100% Sangiovese affinato in botti da 25 hl, che richiama uno degli storici vini prodotti da questa azienda), il Basilica S. Martinoche prevede l’ 85% di Sangiovese il 10% di Cabernet Sauvignon e un 5% di Cabernet Franc, ed il Chianti Classico Riserva Cafaggio. A completare la linea altri 2 importanti vini: Basilica del Cortaccio (Cabernet Sauvignon in purezza) e Basilica del Pruneto (Merlot 100%). Vini che saranno presenti sul mercato con la seconda parte del 2014.
“Per me, piemontese di adozione toscana - sottolinea Giuseppe Caviola - è l’ennesima sfida col Sangiovese. Una provocazione che ho raccolto con entusiasmo per il prestigio che Cafaggio ha sempre rappresentato nel contesto vitivinicolo non solo italiano”. Questa nuova impronta all’insegna dell’eccellenza qualitativa ha convinto il presidente Zanoni a studiare una nuova immagine aziendale fedele alla storia dell’azienda ma allo stesso tempo moderna ed in grado di meglio interpretare la nuova anima di Cafaggio. E’ nato quindi un nuovo logo e con esso nuove etichette che sono il risultato di un curato studio nel quale sono stati individuati caratteri preziosi e di prestigio in grado di proporre con forza le valenze aziendali. Un’immagine coordinata che esordisce sempre al Vinitaly.
“I clienti e i nostri principali interlocutori esteri - dice Zanoni - sono rimasti colpiti della svolta che abbiamo saputo imprimere all’azienda. Mi preme sottolineare come questa trasformazione abbia già segnato una significativa svolta sul piano delle vendite in particolare in Nord America ed Olanda.
Info: www.villacafaggio.it
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