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Nobile di Montepulciano: tre stelle alla vendemmia 2014, mercato che tira ed un rapporto sempre più forte tra Consorzio e Comune, che recupera il passato per guardare al futuro. Focus Anteprima Nobile 2012 e Riserva 2011: i migliori assaggi WineNews

Italia
Vino Nobile di Montepulciano: tre stelle per la vendemmia 2014 by Consorzio

Una vendemmia 2014 valutata tre stelle su cinque, ma anche una nuova Enoteca consortile, che tra qualche mese troverà spazio nella storica Fortezza di epoca Longobarda, sui resti di quello che probabilmente è stato un tempio etrusco (le immagini su www.winenews.tv), come testimoniano diversi reperti rinvenuti grazie ad un ritrovamento straordinario durante i lavori, che saranno valorizzati con un pavimento in cristallo che permetterà di vivere il presente ed il futuro e camminando sul passato: succede a Montepulciano, ennesima testimonianza della bontà della partnership tra Consorzio del Vino Nobile (www.consorziovinonobile.it) e Comune, che già hanno investito insieme oltre 3 milioni di euro per il recupero della fortezza, le cui origini risalgono addirittura al VI secolo, e di altri palazzi storici e monumenti della città. Il tutto grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione Comunale, e all’impegno economico e da “mecenate” del Consorzio, forte del successo di un vino il cui business complessivo, tra patrimonio delle cantine e produzione enoica, è stimato in oltre 500 milioni di euro.
“È un buon momento, siamo in una fase di equilibrio di mercato, il prezzo dello sfuso è su buoni livelli e questo da stabilità al comparto. Il territorio viene da un ottimo anno, in cui l’export è cresciuto del 4% sul 2013, arrivando all’80% del totale delle 10,5 milioni di bottiglie tra Vino Nobile di Montepulciano, Rosso di Montepulciano e Vinsanto che vengono prodotte ogni anno”, spiega, a WineNews, il coordinatore del Consorzio Paolo Solini. Consorzio che, questa mattina, nel giorno clou dell’Anteprima, con il debutto sul mercato del Nobile 2012 e della Riserva 2011, ha assegnato le stelle alla vendemmia 2014, 3 su un massimo di 5.
“Per la verità dal punteggio delle schede il risultato sarebbe stato di 3,5 stelle - precisa il presidente del Consorzio Natalini - ma non avendo mezzi punti abbiamo deciso di assegnarne tre, in un’annata che in vigna, complice il clima che tutti abbiamo visto, non è stata sicuramente facile, ma che con sacrificio da parte dei produttori e un buon lavoro di cantina ci potrà comunque dare degli ottimi vini”.
Ma quello che rende speciale Montepulciano, è la sinergia che si è creata intorno al vino tra Consorzio (e quindi i produttori) e il Comune. Che negli ultimi anni ha permesso il recupero di diversi palazzi storici e monumenti nel centro della cittadina, come il “Pozzo dei Grifi e dei Leoni” di Antonio da San Gallo, con un enorme impatto sul già importante fonomeno enoturistico poliziano, e ha fruttato anche partnership internazionali di prestigio, come quella con la Kennesaw University della Georgia (Usa), che proprio nella fortezza ha la sua sede estiva.
“Indubbiamente il rapporto che lega i produttori del Nobile al Comune è un vincolo indissolubile che si è rinsaldato negli ultimi 20 anni - aggiunge Solini - quando i produttori hanno compreso che il valore aggiunto del vino e della denominazione era sicuramente nella qualità, ma anche nel territorio, nel comprensorio di montepulciano. Dovevamo restituire qualcosa al territorio, e per questo il Consorzio ormai da 20 anni ha istituito contributi straordinari per ristrutturare edifici storici, partendo dal Pozzo dei Grifi e dei Leoni, che è simbolo di Montepulciano, fino ad arrivare, ai giorni nostri, alla fortezza. Che è già un centro espositivo internazionale, e ospiterà la sede del Consorzio e l’enoliteca. La scelta fatta a suo tempo dai produttori di sostenere il territorio si sta dimostrando quanto mai lungimirante e opportuna”.

Focus - I migliori assaggi ad “Anteprima Nobile”, secondo WineNews
Ad Anteprima Nobile di Montepulciano 2015, di scena l’annata 2012, alcune selezioni dello stesso millesimo e la Riserva 2011. L’annata 2012 si è dimostrata in generale migliore di quanto potessimo aspettarci, non solo perché capace di declinarsi a Montepulciano senza qualche “grado” di troppo come è accaduto in altre zone della Toscana, ma anche perché i produttori sembrano aver imboccato una strada meno estemporanea con un affinamento degli stili e un miglioramento qualitativo, praticamente complessivo.
Ecco allora alla prova del bicchiere, nei migliori assaggi di WineNews, curati da Franco Pallini ed Antonio Boco, vini come quello del Conventino, fresco e ritmato, o quello del e Berne reattivo e saporito o quello di Montemercurio, pulito e piacevole. Anche il Nobile di Montepulciano 2012 di Canneto ha perso in parte i suoi toni boisé abituali, per mostrare una struttura più leggiadra e beverina. Buono anche il vino di Croce di Febo, mentre un classico come Avignonesi, trova nella scorrevolezza del sorso e nella sapidità i suoi punti di forza maggiori. Delizioso il Nobile 2012 de Il Godiolo, mentre quello di Contucci accanto alla classicità mette in evidenza chiarezza olfattiva e precisione gustativa.
Affidibilità garantita nei Nobile della Tenuta Valdipiatta, di Salcheto e di Tre Rose (Bertani Domains) che con il suo Santa Caterina coglie sia profondità aromatica che intensità gustativa. Piacevole il Nobile de La Braccesca (Antinori), contraddistinto da un sorso alleggerito rispetto al passato, e assolutamente ben fatto quello di Nottola. Si staccano un po’ dalla media il Nobile 2012 di Boscarelli, nervoso e piacevolmente fresco e quello de Il Poliziano, dal sorso preciso e dai profumi definiti. Buone sensazioni anche dal Nobile di Dei e da quello della Fattoria del Cerro (Tenute del Cerro), molto scorrevole e di piacevolezza immediata. Tra i pochi Nobile “selezione” presentati, spicca certamente “I Quadri” di Bindella dal tannino nervoso e dai profumi intriganti e il “Vigna d’Alfiero” della Tenuta Valdipiatta, austero, quasi rigoroso, ma di bellissima tensione gustativa.
Anche i Nobile Riserva 2011 hanno lasciato una buona impressione. Classici come il Bossona Riserva di Dei o la Riserva di Salcheto, mettono in campo profumi ben delineati e progressioni gustative piacevoli e a tratti complesse. Punta tutto sulla godibilità la Riserva 2011 de Il Conventino, mentre quella di Canneto possiede un sorso lungo, morbidezza e immediata piacevolezza.

Focus - I numeri del territorio di Montepulciano
Il mercato. Intanto il Vino Nobile guarda avanti. Chiusa l’Anteprima tutto è pronto per le missioni all’estero che vedranno tra pochi giorni il Consorzio protagonista di un tour statunitense, mercato che negli ultimi anni ha rappresentato un forte sbocco. L’export segna con il 2014 un +4% rispetto al 2013 toccando la storica quota dell’80% di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 47%, dato al quale si aggiunge il 16 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 23% del totale, mentre ha registrato una lieve flessione rispetto allo scorso anno la percentuale della vendita diretta in azienda, 13%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania con il 43 per cento della quota esportazioni resta il primo paese per le vendite del Nobile, e anche la Svizzera con oltre il 10 per cento rappresenta un importante sbocco. Gli Usa confermano l’ottimo andamento segnando nel 2014 il 10,8%, così come i mercati asiatici che anche nel 2014 hanno confermato la propria propensione all’apprezzamento del Nobile.

Il patrimonio “Nobile”. 500 milioni di euro. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150.000 euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero il 16% del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 75 associati al Consorzio dei produttori) che, nel 2014, hanno prodotto 70.000 ettolitri di Vino Nobile e 23.000 destinati a divenire Rosso di Montepulciano. Oltre 1.000 i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2014 sono state immesse nel mercato 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile (in linea con l’anno precedente) e oltre 3 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, in questo caso facendo registrare un +24% sul 2013, un dato questo che dà ragione al Consorzio dei produttori che negli ultimi anni ha investito molto anche nella produzione di questo vino del territorio.

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