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Tutela del made in Italy autentico e promozione, a partire dal vino con il “9/9”: ecco l’accordo firmato dal Governo Italiano con Alibaba, colosso dell’ecomerce in Cina, con 430 milioni di utenti. Ad annunciarlo il Ministero delle Politiche Agricole

Italia
Il Premier italiano Renzi brinda con il fondatore di Alibaba Jack Ma

“Promuovere le eccellenze agroalimentari del nostro Paese e combattere i falsi, dal parmesan al prosecco contraffatto. Un’intesa che consentirà ai produttori italiani di poter soddisfare la crescente domanda di Made in Italy sulla piattaforma cinese che conta oltre 430 milioni di consumatori”. Così il Ministero delle Politiche Agricole annuncia la firma dell’accordo tra il Governo Italiano e il colosso dell’ecommerce cinese Alibaba, nella vista del suo quartier generale da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che insieme al patron Jack Ma erano stati tra i protagonisti di Vinitaly 2016.
“Gli accordi con Alibaba - afferma il Ministro Maurizio Martina - rappresentano un punto concreto della nostra strategia di sostegno al Made in Italy agroalimentare nel mondo, che sfrutta anche formule innovative per tutelare e promuovere i prodotti di qualità. Siamo riusciti a garantire ai nostri marchi geografici un livello molto alto di protezione sulla piattaforma cinese. Un risultato fondamentale che, in sede di Wto, inseguiamo da decenni e che invece sul web siamo riusciti a costruire in pochi mesi e con risultati eccezionali. Sul versante della promozione avevamo preso l’impegno a Vinitaly per essere protagonisti nella giornata del vino il 9/9 e lo abbiamo mantenuto: il mercato cinese offre opportunità che vanno colte subito”.

Sul fronte della tutela l’Italia è l’unico Paese al mondo ad avere garantito ai prodotti Dop e Igp la stessa tutela contro il falso che hanno i brand commerciali sulla piattaforma ecommerce.

L’alleanza con Alibaba per contrastare la contraffazione è iniziata lo scorso anno e i numeri sono impressionanti: impedita la vendita mensile di 99.000 tonnellate di falso parmigiano, 10 volte di più della produzione autentica, o di 13 milioni di bottiglie di Prosecco che non arrivava dal Veneto. Una tutela che con questo accordo viene estesa dalla piattaforma b2b, accessibile solo alle aziende, a quella b2c, dando garanzia ai 430 milioni di utenti della rete di siti di Alibaba che potranno acquistare vero made in Italy.


Per individuare i falsi il Ministero delle politiche agricole ha costituito una task force operativa dell’Ispettorato repressione frodi che quotidianamente cerca i prodotti contraffatti e li segnala ad Alibaba. Entro 3 giorni le inserzioni vengono rimosse e i venditori informati che stanno usurpando le indicazioni geografiche italiane. Con il nuovo accordo Alibaba si impegna anche a promuovere momenti di educazione dei venditori e dei consumatori sull’importanza delle indicazioni geografiche alimentari.
E proprio la promozione è uno dei punti cardine dell’accordo. Si parte con il vino nella giornata dedicata a questo prodotto su Alibaba, il 9/9. Un evento speciale presentato in anteprima mondiale allo scorso Vinitaly proprio da Jack Ma, fondatore di Alibaba. Da quel momento le aziende vitivinicole italiane presenti sulla piattaforma sono passate da 2 a 50 con oltre 500 etichette.
Per la giornata del vino, poi, come già anticipato da WineNews (http://goo.gl/tnwNpJ) è prevista una forte azione di comunicazione realizzata da Ministero delle politiche agricole, Ministero dello Sviluppo Economico e Ice con un target mirato sui consumatori che spendono di più su Alibaba. Un impegno destinato a essere ulteriormente rafforzato nelle prossime settimane grazie all’inserimento della Cina nei target strategici per gli investimenti del piano straordinario di internazionalizzazione con l’obiettivo di accompagnare le aziende italiane in un mercato dal potenziale di crescita molto interessante. Basti pensare che nei primi cinque mesi del 2016 le importazioni cinesi di vino sono cresciute del 42%, raggiungendo la quota di 1 miliardo di euro”.

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