02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
VINO ED INNOVAZIONE

In Veneto nasce la più grande cantina d’Europa con soli vitigni resistenti: progetto Ca’ Apollonio

A firmarlo Maria Pia Viaro Vallotto (socia della Vimar, leader nella domotica) e l’architetto Massimo Vallotto, con la regia dell’enologo Nicola Biasi
CA APOLLONIO, NICOLA BIASI, VITIGNI RESISTENTI, Italia
In Veneto nasce la più grande cantina d’Europa con soli vitigni resistenti: Ca’ Apollonio

Il vino è fatto di storia e tradizione, ma anche di sguardo aperto verso il futuro. E va proprio in questa direzione il progetto di Cà Apollonio, azienda agricola di Romano d’Ezzelino, in provincia di Vicenza, che punta ad essere la più grande realtà vinicola d’Europa con soli vitigni resistenti con cantina dedicata. Saranno 6 ettari vitati, entro il 2019, i vigneti con i cosiddetti vitigni “Piwi”, ibridi resistenti alle malattie e ai funghi, di cui sono state impiantati i primi filari, a partire con la varietà Souvignier Gris, a cui si aggiungeranno Bronner, Cabernet Cortis e Prior. Anima del progetto sono Maria Pia Viaro Vallotto, tra i soci della Vimar, un’azienda leader nel settore della domotica e del materiale elettrico e Massimo Vallotto, architetto da sempre impegnato in progetti edili e urbanistici green. A curare la direzione enologica del progetto sarà l’enologo Nicola Biasi, già produttore di vini da vitigni resistenti, che guiderà anche il team tecnico che lavorerà nella nuova cantina ipogea (che si chiamerà Cà da Roman), costruita secondo i parametri CasaClimaWine, la certificazione dedicata al mondo del vino della realtà altoatesina “Casa Clima”.
Nel team anche Marzio Zanin, cofondatore di PIWI Veneto, e l’agronomo-arboricoltore Stefano Farronato. L’obiettivo è quello di sviluppare un sistema agricolo improntato alla biodiversità dove, insieme ai vigneti resistenti, vengono già coltivati olivi, ortaggi, frutta e cereali con il metodo della permacultura. L’uscita del primo vino è attesa per il 2021, e secondo i piani sarà un rosè di nome Gisla, in omaggio alla nobildonna di origine longobarda capostipite della dinastia degli Ezzelini, importante famiglia medioevale che elesse Romano a residenza principale. E, nello stesso anno, ci sarà l’avvio delle attività inerenti l’accoglienza turistica e la ristorazione, in un progetto globale che sarà caratterizzato da un forte legame col territorio attingendo e richiamando la storia di luoghi ricchi di testimonianze artistiche, architettoniche, paesaggistiche e imprenditoriali, di artisti come Palladio e Canova, e famiglie come gli Ezzelleini, i Da Ponte ed i Remondini, tra gli altri.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli