“Del presente e del futuro del vino bianco in Italia e nel mondo”, con gli esperti internazionali a confronto in uno dei territori più vocati ed in ascesa in Italia la produzione bianchista di qualità, e che celebra mezzo secolo di storia di successo: a chiamarli a raccolta, è “Collisioni Jesi”, la formula On the Road” del Progetto Vino del celebre Festival Agrirock di Barolo curato da Ian D’Agata, che torna nelle Marche (Jesi, 30 agosto-2 settembre), per brindare, tra convegni e degustazioni con prestigiose personalità del settore e 40 giornalisti da 12 Paesi del mondo, ai 50 anni della Doc del Verdicchio dei Castelli di Jesi (1968-2018) insieme all’Imt-Istituto Marchigiano di Tutela Vini.
L’occasione per analizzare le tendenze ed i mercati dei vini bianchi fermi è il convegno “Bianco come il Vino” (Teatro Pergolesi, 31 agosto) al quale, insieme a Ian D’Agata, Senior Editor Vinous, partecipano Daphne Feng, operation manager Vinity Wine Company-Bay Area San Francisco, Sara Olocco, restaurant manager Otto Enoteca e Pizzeria del Gruppo Bataly & Bastianich a New York, lo storico produttore marchigiano Ampelio Bucci, Massimo Malfassi, proprietario dell’Enoteca Enoclub di Milano, Matteo Zappile, chef sommelier e restaurant manager de Il Pagliaccio di Roma, e Denis Pantini, responsabile di Nomisma-Wine Monitor, moderati da Luciano Ferraro, caporedattore centrale “Corriere della Sera”, e con gli interventi di Anna Casini, assessore all’Agricoltura e vice-presidente della Regione Marche, del presidente e direttore Imt Antonio Centocanti e Alberto Mazzoni, e del sindaco di Jesi Massimo Bacci. A seguire, una degustazione di Verdicchio dei Castelli di Jesi, Lacrima di Morro D’Alba, Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi e Serrapetrona delle cantine Crespaia, Fattoria Forano, Filodivino, Giovanni Giusti, La Staffa, Lucchetti, Marotti Campi, San Diego, Stefano Mancinelli, Terre di Serrapetrona e Vicari (Palazzo dei Convegni).
Dopo una tappa a Morro d’Alba, il 1 settembre sarà la volta invece delle degustazioni dedicate al Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg, al Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc e al Verdicchio di Matelica firmati Belisario, Bisci, Boccafosca, Casalfarneto, Colognola, Colonnara, Fattoria Coroncino, Fattoria Nannì, Montecappone, Tenuta dell’Ugolino e Vignamato, e al Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc e Conero Docg Riserva delle cantine Bucci, Fazi Battaglia, Felici, Garofoli, Moncaro, Pievalta, Santa Barbara, Tenuta di Tavignano, Tenute Pieralisi ed Umani Ronchi (Palazzo dei Convegni). Alla Galleria di Palazzo Pianetti andrà il concerto inaugurale del Festival Pergolesi “Di Vino Infinito-Divagazioni Leopardiane”, sulle note di Paganini,Rossini, Spontini e Ricci, e sarà seguito da una Cena Leopardiana nel Polo Enogastronomico Regionale.
Dopo una tappa a Staffolo con la consegna del Premio Verdicchio d’Oro, il 2 settembre la Pinacoteca Civica di Palazzo Pianetti, aprirà le porte per una visita della sua galleria rococò ricca di stucchi policromi, unica in Italia centrale, e del piano nobile che custodisce un’importante collezione di arte antica nella quale spicca un nucleo pregevole di opere di Lorenzo Lotto, tra i maggiori artisti del Rinascimento, preludio alla degustazione clou: “Old but Gold - I cinquant’anni del Verdicchio dei Castelli di Jesi”, celebrati dai campioni dell’ultimo decennio, guidata da Ian D’Agata, con i 16 grandi Verdicchio delle aziende che hanno contribuito a rendere l’autoctono marchigiano il vino bianco fermo più premiato dalle guide italiane, da Bucci a Casalfarneto, da Colonnara a Coroncino, da Fazi Battaglia a Felici, da Garofoli a La Staffa, da Lucangeli Aymerich a Marotti Campi, da Montecappone a Pievalta, da Santa Barbara alla Tenuta Dell’Ugolino, da Terre Cortesi Moncaro ad Umani Ronchi. Gran finale, al Polo Enogastronomico Regionale con il grande chef stellato marchigiano Errico Recanati.
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