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LUXURY DINNER

Milano Wine Week: le cene esclusive firmate Wine Tip, tra piatti stellati e bottiglie introvabili

Prezzi “per pochi”, dai 300 ai 1.000 euro, nel bicchiere il top assoluto, dal Sassicaia al Masseto, dalla Borgogna a Bordeaux
BOTTIGLIE APERTE, CENE, LUXURY DINNER, WINE TIP, Italia
Le cene di Wine Tip alla Milano Wine Week

È nata come una grande festa del vino, pensata per i wine lover di ogni genere, ma la Milano Wine Week, oltre ad un programma ricco di degustazioni, masterclass ed incontri, strizza l’occhio all’esclusività con “Once Upon a Wine”, un ciclo di cene d’élite (si va da un minimo di 300 euro ad un massimo di 1.000 euro a persona) firmate da Wine Tip, la “cantina” di riferimento per chi cerca annate ed etichette introvabili, con le sue 3.000 etichette ed 80.000 bottiglie, che farà incontrare i più grandi vini del mondo con i piatti dei migliori chef della città, stellati e non.
A Il Luogo di Aimo e Nadia, due stelle Michelin, lunedì 8 ottobre di scena l’infinita “Sfida Italia-Francia”: nei calici Giulio Ferrari 2005, Champagne Blanc de Blanc Delamotte 2008, Chassagne Montrachet Caillerets Lucien Le Moin 2014, Trebbiano d’Abruzzo Valentini 2013, Barbaresco Gaja 2012. Morey St. Denis Clos Solon Fourrier 2015, Vigna L’Apparita Castello di Ama 1992, Tertre Roteboeuf 1999, Bukkuram Padre della Vigna De Bartoli 2013 e Rieussec 1990. Il Trussardi alla Scala, una stella Michelin, ospita invece la “Verticale Sassicaia”, con le migliori annate del vino simbolo di Bolgheri e re delle aste enoiche internazionali: 1983, 1988, 1997, 1998, 2004, 2008 e 2013.
Fil rouge della cena di martedì 9 ottobre allo stellato Innocenti Evasioni saranno invece i formati imperiali (5 e 6 litri), in una cena degna di questo nome: “Cena Imperiale”, appunto, con lo Champagne Brut Premier Roederer, lo Chardonnay Vie di Romans 2015, il Vintage Tunina Jermann 2016, il Luce Frescobaldi 2008, il Barolo Cannubi Damilano 2010 ed il Climens 2000. Bollicine protagoniste invece al Ceresio 7 Pools & Restaurant, con i grandi millesimi dei “Top Champagne” delle migliori maison: Cristal Roederer 2008, R. D. Bollinger 2002, Le Mesnil Salon 2002, Dom Pérignon P2 Moet&Chandon 1999, Krug 1995 e Dom Ruinart Rosé 1990.
Mercoledì 10 ottobre il Four Season Hotel ospiterà un viaggio tra i vini italiani che sono entrati nella storia, con “Italian Cult”: nei calici il Giulio Ferrari 2002, il Cervaro della Sala Antinori 2015, il Barbaresco Gaja 2008, il Brunello di Montalcino Tenuta Il Greppo Biondi Santi 2004, l’Ornellaia 2009, l’Amarone Dal Forno 2008 e l’Acininobili Maculan 2000. Il Bulgari Hotel farà invece da cornice a “Mille Punti”, la cena con dieci vini che si sono aggiudicati i 100 punti dai più importanti critici mondiali, raggiungendo così la perfezione: Ermitage l’Ermite Blanc Chapoutier 1999, Pontet Canet 2010, Brunello di Montalcino Bassolino di Sopra Pian dell’Orino 2010, Barolo Monvigliero Burlotto 2010, Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie Il Marroneto 2010, Barolo Riserva Villero Vietti 2009, Barolo Le Vigne Sandrone 2010, La Mission Haut Brion 2000, Climens 2001 e Occhio di Pernice Avignonesi 2001.
Al Mudec di chef Enrico Bartolini, due stelle Michelin, giovedì 11 ottobre va in scena forse la più attesa delle cene firmate Wine Tip: “Leggenda Borgogna”, con i vini cult di quello che è, a tutti gli effetti, il territorio più esclusivo del vino mondiale. A tavola, etichette come Meursault Luchets Roulot 2012, Meursault Coche Dury 2009, Montrachet Marquis de Laguishe Drouhin 1998, Auxey Duresses Domaine d’Auvenay 2000, Vosne Romanée Bizot 2013, Romanée St. Vivant Domaine Romanée Conti 2010, Echezeaux Liger Belair 2010, Vosne Romanée Beau Monts Leroy 1999 e Chambertin Rousseau 1973. Il Contraste, una stella Michelin, farà invece da cornice ad un vero e proprio viaggio nel tempo in bottiglia, con “10/20/30/40”, una selezione di grandi vini con una, due, tre e quattro decadi sulle spalle: Clos de Goisses Philipponnat 2008, Chardonnay Vie di Romans 2008, Costa Russi Gaja 1998, Ornellaia 1998, Latour Chateau Latour 1988, Chianti Classico San Lorenzo Castello di Ama 1988, Amarone Bertani 1978 e Chateau Gilette 1978.
Peculiare la scelta, nella cena di venerdì 12 ottobre, alla Terrazza Gallia, della miglior sommelier italiana, Valentina Bertini, fresca di premio della Guida ai Ristoranti L’Espresso, che ha selezionato “Gli Introvabili”, quei vini che non si producono più, difficilissimi da trovare sul mercato: Bruno Lunelli Ferrari 1995, Chardonnay Terlano 1999, Sodaccio Montevertine 1997, Calvari Miani 1999, Barolo Cannubi San Lorenzo Giuseppe Rinaldi 2009, Intistieti Soldera 1992, Chianti Bertinga Castello di Ama 1990 e Solaria Ionica Antonio Ferrari 1959. Più nei ranghi, seppur altissimi, la cena del Bulgari Hotel, con i “Top Bordeaux”: Cheval Blanc 2008, Mouton Rothschild 1999, Petrus 1997, Lafite Rothschild 1998, Margaux 1998, Haut Brion Rouge 1996 e Latour 1995. L’ultimo appuntamento, infine, è con un altro must del Belpaese enoico, protagonista con le sue annate migliori all’Armani Hotel: è la “Verticale Masseto”, che porta nel bicchiere la 1996, la 1999, la 2004, la 2010 e la 2013.

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