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TRA VINO E CULTURA

Il fascino delle Langhe conquista Hollywood: l’attore John Turturro ammaliato dal territorio

A Torino per l’esordio del suo Rigoletto, ha visitato il WiMu di Barolo e assaggiato vini e cucina insieme al produttore Paolo Damilano

Il fascino delle Langhe conquista Hollywood: al WiMu, il Wine Museum di Barolo, e tra i vigneti più prestigiosi d’Italia, ospite d’onore è stato il celebre attore americano, di origini italiane, John Turturro, protagonista di decine film di successo, dai diversi capitoli della saga di Transformers firmati da Michael Bay, per stare sui più recenti, ma anche di titoli come Il Colore dei Soldi di Martin Scorsese, Il grande Lebowski dei fratelli Coen, e ancora altri firmati da maestri come Woody Allen e Spike Lee. Turturro, nato a New York, ma con cittadinanza italiana dal 2011 (di padre pugliese e madre siciliana), in Piemonte per il debutto del suo Rigoletto, al Teatro Regio di Torino, è tornato nel Piemonte che già aveva avuto modo di visitare ed apprezzare nelle riprese del film La Tregua di Francesco Rosi.
A fare da “Cicerone” all’attore è stato Paolo Damilano, nella duplice veste di produttore, con la storica cantina Damilano, e di presidente della a Barolo & Castles Foundation.
Insieme al sindaco di Barolo, Renata Bianco, Turturro si è concesso una lunga visita tra gli allestimenti del Museo firmato da François Confino, soffermandosi soprattutto nelle sale che raccontano la storia del vino attraverso le varie civiltà.
“Sono rimasto profondamente colpito e affascinato da queste terre e dal racconto del vino attraverso la storia, dagli Egizi ai Celti, fino ai nostri giorni - ha detto il regista e attore - non conoscevo tutti questi aneddoti e non ero mai stato tra queste magnifiche colline, pur avendo già potuto assaggiare Barolo e Barbaresco. Degustarlo qui ha però tutto un altro sapore e ringrazio per questa visita”.
Prima del Museo, Turturro ha visitato in paese la Cantina Damilano e pranzato al ristorante Locanda in Cannubi, sulla celebre collina di Barolo. Una prima volta in Langa per lui, quindi, ma non a Torino, dove era già stato anni fa per girare il film “La Tregua” di Francesco Rosi. “Il Piemonte è una regione meravigliosa, di cui avevo già potuto apprezzare la letteratura, Italo Calvino, Primo Levi, Cesare Pavese - ha aggiunto Turturro - è stato interessante scoprire oggi un altro volto importante di questa terra, con i suoi paesaggi, la sua economia e gli uomini del vino”.
“È stata una giornata straordinaria, in cui abbiamo potuto mostrare e far apprezzare a uno degli attori più importanti e influenti d’America i nostri paesaggi in tutta la loro bellezza - commenta il presidente della Barolo & Castles Foundation, Paolo Damilano - noi, invece, abbiamo potuto conoscere un artista eccezionale, un uomo di grande cultura, gentile e disponibile. Tratti che contraddistinguono le persone di successo. Questa visita è stata anche l’occasione per collaborare con il Teatro Regio e il sovrintendente William Graziosi, in un’ottica di sinergia tra le Langhe e Torino nel nome del turismo e della cultura, che fa bene a tutto il Piemonte. Un’occasione anche per dare il via alla nuova stagione del museo, che riapre le porte sabato dopo la pausa invernale e che speriamo possa vivere un’altra ottima annata”.
In un territorio già affermatissimo nel mondo ma che, da oggi, può contare su un “ambasciatore vip” in più.

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