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VINO E TURISMO

Enoturismo, il Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo ha firmato il decreto

Centinaio: “nuove opportunità per il comparto anche in termini di valorizzazione del territorio, e occasioni di crescita per tutta la filiera”
CENTINAIO, ENOTURISMO, vino, Italia
Enoturismo, firmato il decreto attuativo

“L’attività enoturistica è considerata attività agricola conessa ove svolta dall’imprenditore agricolo, singolo o associato”; “sono considerate attività enoturistiche tutte le attività formative ed informative rivolte alle produzioni del territorio e la conoscenza del vino”, le “visite guidate ai vigneti dell’azienda, alle cantine”, “le iniziative di carattere didattico”, “le attività di degustazione e commercializzazione delle produzione vitivinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti preparati dall’azienda stessa, anche manipolati o trasformati”: sono alcuni dei passaggi del decreto sull’Enoturismo, che come annunciato nei giorni scorsi, il Ministro delle Politiche Gian Marco Centinaio ha firmato oggi (mentre è atteso, come detto dallo stesso Centinaio, quello sull’Ocm Promozione, promesso entro Vinitaly, ndr).
“Abbiamo trovato l’intesa con le Regioni, un’intesa costruita con il supporto di tutti i rappresentanti della filiera. È un grande successo - ha commentato Centinaio - utile a dare fiducia al settore, fortemente strategico per l’economia del nostro Paese. Raccontiamo finalmente i territori e le sue eccellenze. Un passo avanti importante, atteso, necessario per regolamentare il settore e promuovere il rapporto tra territorio, prodotti agroalimentari e turismo, soprattutto nelle aree interne e nelle zone a forte vocazione vitivinicola. L’enoturismo è, infatti, un esempio perfetto di sistema dove alla base c’è l’azienda che lega il territorio attraverso forme di turismo esperienziale e produzioni agroalimentari, dove gusto, storia e bellezza si fondono all’espressione di un territorio, l’agroalimentare e il vino raccontano la storia un territorio e il nostro compito è farla conoscere: la conoscenza è valore. Attraverso questo Decreto, le aziende vitivinicole regolamenteranno le loro attività di accoglienza, di divulgazione e degustazione, proponendo particolari percorsi esperienziali e turistici incentivando il mercato dei viaggi, delle vacanze e del turismo. Oggi si apre una nuova stagione, nuove opportunità per il comparto anche in termini di valorizzazione del territorio e occasioni di crescita per tutta la filiera, ma anche occasioni di conoscenza per chi sarà fruitore dell’enoturismo”.
Tra le linee guida che definiscono requisiti e standard minimi per lo svolgimento dell’attività enoturistica, tra le altre cose, l’apertura almeno 3 giorni alla settimana, la presenza di ambienti dedicati e attrezzati e di personale addetto all’accoglienza, l’utilizzo di strumenti di prenotazione delle visite, preferibilmente informatici, e non solo.

Ora manca solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, e dal giorno dopo, l’enoturismo, che in Italia muove 14 milioni di persone e 2,5 miliardi di euro all’anno, avrà finalmente applicata la sua legge di riferimento.

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