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TENDENZE ENOICHE

I vini affinati in fondo al mare fanno tendenza

Protagoniste cantine italiane come Bisson, Santa Maria La Palma, Tenuta del Paguro e Arrighi, e lo Champange di Jamin

Tra le mille curiosità che si fanno largo nel mondo del vino, da qualche anno è in voga la tendenza di affinare il vino nelle profondità del mare. Pioniera in questo senso, in Italia, è la cantina ligure Bisson, che, con il progetto “Abissi”, da anni, sperimenta l’affinamento delle bollicine sott’acqua (e che, nei giorni scorsi, ha inaugurato la sua nuova cantina e un nuovo progetto dedicato all’enoturismo). E proprio lo spumante Abissi, insieme ad altri vini affinanti in fondo al mare, italiani, come l’Albana secco Squilla Mantis 2015 ed il Sangiovese Superiore Paguro 2015 della Tenuta del Paguro (Ravenna), il Vermentino di Sardegna Akènta Sub di Cantina Santa Maria La Palma, o il Vinum Insulae di Arrighi (ottenuto da un progetto di ricerca scientifica che sfrutta una tecnica impiegata nell’Antica Grecia sull’Isola di Chios), e dall’estero, come lo Champagne Cloe Marie Kottakis Champagne -52 di Jamin (che arriva dalla Cote de Bar, ma affina nelle acque di Portofino) saranno protagonisti di un evento a tema firmato dai Sommelier Ais l’8 aprile, a Vinitaly. Per scoprire nel calice i risultati di un modo curioso di fare il vino, che piace agli appassionati alla ricerche di chicche e curiosità.

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