Cibo e bevande pesano sempre più nel carrello della spesa degli italiani, che scelgono sempre più prodotti freschi confezionati e di fascia più alta, con il biologico che consolida la crescita degli ultimi anni. Con il mangiare ed il cucinare che diventano sempre più anche elementi sociali e di “lifestyle”, con ripercussioni sui consumi, stimolando la ricerca di prodotti innovativi ed originali. Tendenze che saranno al centro di “Tuttofood”, la kermesse “business to business” firmata da Fiera Milano (con il debutto del format “Tuttowine”, con la regia di Unione Italiana Vini, ndr), che sarà di scena dal 6 al 9 maggio in quella che, con tanti approfondimenti in fiera e tanti eventi nel “fuori salone”, diventa la Milano Food City. E se tanta attenzione sarà data all’export (oltre il 20% di expo e visitatori nel 2017 sono arrivati dall’estero) che, per il made in Italy, sembra partito bene nel 2019 (+6,6% nei primi due mesi sul 2018, secondo l’Istat), il focus sarà anche sul mercato interno, da cui arrivano segnali contrastanti. Secondo i dati Iri, nei primi 2 mesi dell’anno, almeno nella distribuzione moderna, le vendite in volume sono sostanzialmente stabili sul 2018, anche se crescono i valori, del 2,5%, sfiorando i 7 miliardi di euro.
A crescere è soprattutto la carne confezionata (+12,8%), ma anche i cosiddetti prodotti da ricorrenza (+10,3%), ed i precotti. Bene anche il biologico, che non è più una novità, tanto che la crescita è “solo” del 3%, e un segnale forte arriva da tutto il segmento beverage, con un robusto ed incoraggiante +9,3% a gennaio. Segnali che, si spera, migliorino il consuntivo 2019 rispetto a quello del 2018, che nel largo consumo ha registrato vendite per 65,6 miliardi di euro, dato sostanzialmente identico a quello del 2017 (+0,1%), a fronte, però, di una contrazione dei volumi (-0,6%). E questo, nonostante la crescita del peso del cibo e delle bevande, negli ultimi 10 anni, nel carrello degli italiani: preso come indice 100 il 2009, infatti, nel 2018 il dato raggiunge quota 110 per gli alimentari e 102 per le bevande, mentre si ferma a 98 per la cura della persona e scende a 87 per la cura della casa.
Tra le categorie in maggiore crescita, l’ortofrutta (+5,6%), i prodotti freschi (+2,1%) le uova fresche (+10,3%), ma anche la gastronomia (+6,6%) ed i condimenti (+4,4%). Categorie, queste, che suggeriscono un crescente interesse del consumatore per i prodotti pronti ad alto contenuto di servizio. E, nel complesso, spicca il segmento Premium: +2,9% con un picco del +9,9% per le marche “alte” del distributore (premium, bio, eco e funzionale).
Ma quello che emerge, in generale, è una richiesta di innovazione lungo tutta la filiera, come emerso da una ricerca del Labcom dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in collaborazione con l’Università di Pisa. Da cui emerge, per esempio, come negli ultimi cinque anni l’atto del cucinare si sia evoluto da attività funzionale a forma di gratificazione che combina sviluppo delle abilità personali e rappresentazione in chiave sociale del proprio progetto lifestyle. Un cambiamento che si riflette anche sulle abitudini di acquisto, sempre più alla ricerca di prodotti innovativi e originali. Quattro i macrotrend emersi: cibo e innovazione, novel food, cibo e tecnologia e nuove frontiere dell’organic food. Ma con un quadro in chiaro scuro. In merito al novel food il 50% delle aziende non si considera aggiornato e il 25% ritiene che il Paese non sia pronto culturalmente ad abbracciare la novità. Tuttavia, il 41% dei rispondenti suggerisce che l’informazione non dovrebbe essere generica, ma specifica per categoria di prodotto, a suggerire che quasi la metà delle aziende abbia individuato delle nicchie particolari su cui investire. Di particolare interesse nel capitolo tecnologia l’utilizzo di stampanti 3D per gli alimenti, visto in grande crescita nei prossimi 3-5 anni, e un consistente aumento degli investimenti in nutrigenomica, cioè la genomica applicata ai cibi per potenziarne le caratteristiche nutrizionali. Sempre in merito alle novità tecnologiche, il 50% degli esponenti aziendali ritiene che siano rilevanti anche le evoluzioni future di vertical farm e acqua coltura.
Tutti temi che saranno sviscerati ed approfonditi Tuttofood, tra conferenze (con tanto spazio alla tracciabilità della filiera anche attraverso il digitale e la block chain), seminari, focus su mercati (con particolare attenzione alla Cina e all’area asiatica), prodotti (dalla carne all’olio extravergine, dalla frutta secca, con il primo Nut Forum, alla pasta) e tendenze (dal vegano al “free from”, dall’halal al biologico), con spazi dedicati con la “Evolution Plaza”, dedicata al futuro “4.0” anche nel settore alimentare, e la “Retail Plaza”, con particolare attenzione al tema della “Retail & Shopper Revolution”, e non mancheranno showcooking di chef stellati come Andrea Aprea ed Antonino Cannavacciuolo, ma anche di star della tv come Alessandro Borghese ed Ernst Knam, per citarne alcuni, e tanti eventi del “fuori salone” in spazi pubblici, ristoranti e non solo.
Tra le curiosità, da segnalare le iniziative congiunte dei Consorzi del Pecorino Romano Dop, del Pecorino Sardo e Dop e del Fiore Sardo Dop, che arrivano dopo le proteste dei pastori sardi di qualche mese fa, che lanceranno la campagna “3 Pecorini”, per promuovere e valorizzare le caratteristiche e le virtù delle tre denominazioni in cinque Paesi strategici: come Italia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra e Francia, al motto di “Non le solite pecore, non i soliti formaggi”, mentre sarà sotto i riflettori anche la carne bovina francese, nella campagna “La Nostra Passione, il nostro impegno”, con showcooking e degustazione, e anche l’abbinamento inedito tra diversi tagli e preparazioni di carne con i cocktail.
E, come detto, debutterà anche lo spazio dedicato al vino, un salone nel salone, ovvero “Tuttowine”, grazie alla partnership tra Fiera Milano e Unione Italiana Vini (Uiv), con eventi business to business in fiera, intorno all’“Enoteca di Tuttowine”, con incontri business con le cantine espositrici (nomi che vanno da Frescobaldi a Ruffino, da Schenk a Zonin, da Cavit a Mezzacorona, da Marchesi di Barolo a Mandrarossa, da Torrevento a Cantina La Vis, da Caviro a Terre Cevico ...), masterclass su alcuni dei più importanti vini italiani, dal Barolo ai grandi rossi di Toscana, passando per “mondo” Prosecco e non solo, focus sulle evoluzioni di mercato e tanti eventi dedicati al nettare di Bacco anche nel fuori salone, per raccontare, ancora una volta, ad operatori ed appassionati, la ricchezza e la varietà del vino italiano.
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