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TENDENZE

Osservatorio Signorvino: il wine lover beve sempre più bollicine (e spende di più)

Dai numeri della catena di enoteche, Veneto, Toscana e Piemonte muovono 2 bottiglie su 3. La fascia di prezzo top tra i 9,90 ed i 29,90 euro

Veneto, Toscana, Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige: passa per sole cinque Regioni l’85% delle vendite, a valore, di Signorvino, la più importante “enocatena” d’Italia, con 16 punti vendita nelle più importanti città del Belpaese, da Milano a Verona, da Torino a Firenze, da Bologna a Brescia e non solo, capace di muovere un milione di bottiglie di vino all’anno, per un fatturato di 31 milioni di euro. Che, attraverso i numeri del suo Osservatorio, racconta un trend di crescita a valore di tutte le tipologie e (quasi) tutte le fasce di prezzo, con quella che va dai 9,90 ai 29,90 euro che rappresenta il 48% del venduto, in crescita del +8%. Bene anche i vini tra i 29,90 ed i 49,90 euro a bottiglia, in crescita del +9% con una quota di mercato del 20%, mentre la fascia 49,90-99,90, cresciuta del +15%, vale l’11% del venduto, meno di quella che va dai 5,90 ai 9,90 euro, in crescita del +12%, per il 16% delle bottiglie commercializzate nei punti vendita di Signorvino, dove a perdere, leggermente, terreno, sono solo le bottiglie super premium, tra i 99,90 ed i 3.900 euro a bottiglia, in calo del -2%, con una quota del 5%. Il cliente medio, rivela ancora l’Osservatorio, è ancora maschio, tra i 35 ed i 40 anni, con una particolare curiosità per le bottiglie dei piccoli produttori, specie se giovani ed emergenti. Importanti anche le etichette dei brand più conosciuti, specie tra i consumatori che si avvicinano per la prima volta al mondo del vino, che si lasciano guidare volentieri tra i vini premiati dalle guide.
I dati più aggiornati, inoltre, raccontano, nei primi sei mesi 2019, il boom delle bollicine, che crescono sullo stesso periodo del 2018, con un peso nel venduto del 24% a valore. Al primo posto per incidenza venduto c’è il Franciacorta
con una maggiore crescita per il Franciacorta Dosé Zero: la nuova tendenza di una denominazione che va a superare la tipologia Satén, negli ultimi anni titolare di un trend di crescita molto consistente. Questo dato dimostra come il consumatore si stia sempre più spostando verso un acquisto mirato, dimostrando un gusto preciso ed un approccio sempre più tecnico. Il Prosecco si conferma ben saldo al secondo posto nella categoria, con un’evoluzione decisiva delle vendite del Cartizze, segno che il consumatore, anche nei prodotti più commerciali, dimostra di avere sempre più un’elevata sensibilità nella ricerca della qualità e dell’eccellenza, anche in merito ai consumi di tutti i giorni, con fasce di prezzo moderate. Il Trentodoc chiude al terzo posto la classifica delle Denominazioni delle bollicine, con dominio assoluto dell’uvaggio Pinot Nero che, nella sfumatura del Rosè, dimostra la crescita predominante. Questo dettaglio sottolinea la crescita costante che la categoria dei rosati sta avendo in modo trasversale rispetto alla denominazione ma anche alla categoria di analisi. Il Trentodoc, inoltre, nonostante abbia un peso inferiore lato vendite rispetto a Franciacorta e Prosecco, si dimostra come la Denominazione che cresce di più in assoluto a livello di trend tra tutte le bollicine, registrando una crescita del +9% (seguono Franciacorta con +6%, quindi Prosecco con +4%). Ancora di nicchia ma affatto trascurabili per i dati di trend registrati è la categoria dei rifermentati, che nel periodo di riferimento sono cresciuti del 16%.
Ma il trend a valore è positivo anche per le altre categorie, con i vini rossi che valgono il 54% delle vendite, ma bene fanno anche i vini bianchi, che incidono per il 15,7% sulle vendite, e crescono in valore del 14%. E, pur partendo da numeri ancora piccolissimi (il 3,8% del valore delle vendite), crescono moltissimo i rosati, a +46%, mentre restano sostanzialmente marginali i vini dolci (2,5% delle vendite, +1% il trend in valore).

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