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IL GALLO NERO

“Chianti Classico Collection” 2020: il Chianti Classico annate 2018 e 2017 alla prova del bicchiere

La 2018, fresca e piovosa racconta un tipico millesimo da Sangiovese, la 2017 annata decisamente calda, offre profumi maturi e gusto più potente

Un’annata opposta alla 2017, decisamente calda se non siccitosa, la 2018 in cui l’alternanza tra giornate serene e piogge ha contraddistinto tutto il periodo vegetativo (arrivando anche a disturbare in qualche misura la vendemmia). Un millesimo “a macchia di leopardo” e pur tuttavia più regolare, che ha avuto dalla sua un risultato sancito da vini più fragranti e piacevoli e un clima più in linea con il temperamento del Sangiovese nella sua declinazione chiantigiana. Produzione di 275.000 ettolitri per la 2018 e di 206.000 ettolitri per la 2017, a confermare una differenza anche in termini produttivi. Ecco, quindi, in sintesi, la fotografia dei due millesimi in assaggio del Chianti Classico (7.200 ettari a vigneto per una produzione media di oltre 30 milioni di bottiglie), che esce dalla “Chianti Classico Collection”, di scena a Firenze (Stazione Leopolda).

Secondo gli assaggi di WineNews tra i migliori troviamo il sempre delizioso e fine Chianti Classico 2018 di Badia a Coltibuono, floreale al naso quanto scorrevole in bocca, l’affidabile Chianti Classico 2018 di Castellare di Castellina, dai toni più maturi negli aromi e dalla progressione gustativa distesa e continua. Molto interessante il sorso deciso e contrastato del Chianti Classico 2018 di Buondonno, dai profumi di fiori e terra con bella nota speziata a rifinitura. Succoso e saporito in bocca quanto già dai profumi definiti il Chianti Classico 2018 del Castello di Monsanto. Marca il suo territorio di provenienza, elevandosi a paradigma di un’intera sottozona, Lamole, il Chianti Classico 2018 de I Fabbri, un vero e proprio piccolo capolavoro.

Tra i nostri migliori assaggi del 2018 anche lo speziato e leggermente balsamico Chianti Classico 2018 di Isole Olena, dai profumi intensi e dal gusto croccante. Austero ma molto gustoso il Chianti Classico 2018 del Castello di Volpaia, dai profumi di frutti rossi, accompagnati da cenni affumicati. Ancora un vino decisamente al top: il Chianti Classico 2018 di Riecine, dai profumi affilati e fragranti e dalla progressione gustativa reattiva e dinamica. Chiudiamo le segnalazioni di quest’annata con il Chianti Classico 2018 di Monteraponi, probabilmente uno dei migliori con profumi definiti e articolati e profilo gustativo incisivo e affilato.

Davvero “chiantigiano” il Chianti Classico 2017 di Pomona, schietto e decisamente godibile. Dominato dai contrasti dolce-acido il gusto del Chianti Classico 2017 di Caparsa, dai profumi intensi e polposi. Sempre dalla sottozona di Radda in Chianti arriva il Chianti Classico 2017 di Castello Monterinaldi, gustoso e fresco. Ancora da Radda il Chianti Classico 2017 di Val delle Corti che, ma non è la prima volta che gli capita, è decisamente ben riuscito, con progressione gustativa di grande bilanciamento e dai profumi avvincenti.

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