Chissà se con il suo giudizio, o meglio le sue ricette, Alessandro Borghese, star degli chef tv e da qualche tempo ristoratore a Milano (Alessandro Borghese Il Lusso della Semplicità), riuscirà a “confermare o ribaltare”, per usare delle sue citazioni più celebri, le sorti del territorio per eccellenza della spumantistica dolce italiana, quello dell’Asti, e delle sue cantine, “cattedrali” Unesco. Di certo, è un partnership curiosa, quella che nasce tra il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti e Alessandro Borghese, chef affermato, eclettico, conduttore di programmi tv di successo, appassionato di musica e di social, definito il primo chef “rock’n’social” d’Italia, che è diventato l’“ambassador” per tutte le attività di promozione e valorizzazione della storica denominazione del Piemonte.
L’attività partirà domenica con lo spot Tv e una campagna stampa sui quotidiani, ma proseguirà per tutto l’anno sui profili social del Consorzio e su quelli di Alessandro Borghese stesso, oltre che sul web in generale.
L’Asti e il Moscato d’Asti Docg saranno anche protagonisti di una serie di puntate tematiche della trasmissione Kitchen Sound che Alessandro Borghese conduce sui canali Sky. Lo chef presenterà, per gli abbinamenti ai vini a base di uva moscato, segreti e ricette del territorio patria dell’Asti e del Moscato d’Asti docg, portando nelle case italiane il profumo di questa terra unica e patrimonio dell’Unesco all’insegna del “rural glam”, il posizionamento di marketing che l’agenzia ha ideato per la denominazione.
Ma se i vini tutelati dal Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg fanno visita alla trasmissione dello chef, lui farà visita ai territori della denominazione, grazie alla produzione di un format social/digital che vedrà Alessandro Borghese impegnato in un viaggio a puntate nelle terre dell’Asti e Moscato d’Asti Docg, alla scoperta di tradizioni, gusti e personaggi che hanno fatto la storia di questo territorio dell’uva moscato e dei suoi vini unici. Si andrà, insomma, a trovare i nostri consumatori laddove si muovono e informano; persino su Alexa con ricette e abbinamenti di vini raccontati dalla voce di Alessandro. Quindi si ritornerà in Tv a fine anno, in vista delle festività.
Infine, l’Ambassador Borghese sarà protagonista anche negli eventi sul territorio organizzati dal Consorzio o a cui il Consorzio aderirà.
Il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg ha affidato lo studio della strategia, della creatività e della pianificazione di tutti gli elementi che contribuiranno al lancio e alla gestione della piattaforma delle attività all’Agenzia HUB09 di Torino.
“Con questa operazione il Consorzio è ancora una volta, come sempre, al fianco della filiera, con la decisione di investire budget e risorse - spiega il presidente Romano Dogliotti - per una attività di medio e lungo periodo a cui dobbiamo guardare con fiducia, senza divisioni e con tutta l’unità di cui siamo capaci. Perché solo così, è garantito, si possono superare le difficoltà. In un momento non facile come quello che il nostro Paese e tutto il mondo sta attraversando - spiegano dal Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg - è quanto mai imperativo ampliare e potenziare la comunicazione, la valorizzazione e la promozione. In una comunità ormai improntata alla condivisione social l’immobilità e il silenzio non pagano. Siamo, quindi, partiti da questo concetto e dall’idea che la denominazione dovesse avere quella leadership in campo enologico che gli compete e che gli è riconosciuta. In questo senso la collaborazione con Alessandro Borghese, uno dei cuochi italiani più innovativi, apprezzati e popolari, sarà, a nostro avviso, lo strumento ideale per inviare segnali non solo a tutti gli attori della filiera - dai vignaioli ai produttori, dalle cooperative agli imbottigliatori alle case spumantiere - che tutti i giorni si impegnano per garantire la produttività di un comparto strategico per il mondo del vino e per l’economia italiani, ma anche ai consumatori finali ai quali sarà ricordato quanto l’Asti e il Moscato d’Asti docg siano stati e siano ancora loro vicini, come caratteristiche di prodotto, certo, ma anche esempio di socialità e di quella convivialità che dobbiamo tutelare quale beni preziosi per le comunità italiana e mondiale, insomma un must del Made in Italy nel mondo da valorizzare e promuovere”.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024