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VALLE D’AOSTA

Dalla potatura alla vendemmia: come vivere un anno da vignaioli “eroici”

Ecco “Adotta un Cru”, l’iniziativa della Famiglia Grosjean per un anno da protagonisti, dai grappoli alla bottiglia
ADOTTA UN CRU, FAMIGLIA GROSJEAN, VALLE D'AOSTA, VITICOLTURA EROICA, Italia
La Famiglia Grosjean

Ai tempi della green economy e dell’e-commerce, anche in Valle d’Aosta arriva la vigna in sharing, ossia la possibilità di adottarne una e seguirne il corso di vita lungo un anno, con l’iniziativa “Adotta un Cru” della griffe enoica valdostana Famiglia Grosjean, che permette di vivere in prima persona l’esperienza di coltivare, far crescere e produrre vini d’eccellenza, dai grappoli alla bottiglia. Sarà così che, per dodici mesi, gli appassionati di vini e vitigni eroici potranno diventare orgogliosi protagonisti della quotidianità vinicola di una cantina storica. Da osservatori attivi, verranno a conoscenza della vita pratica in vigna, osservando l’andamento vegetativo della pianta e le più importanti pratiche agronome.
Il percorso di adozione si articola in diverse tappe che corrispondono alle fasi di produzione e lavorazione. Il primo step consiste nella scelta del Cru tra le vigne Rovettaz e Tzeriat, che hanno entrambe la caratteristica di essere tra i migliori terroir del centro Valle e che danno vita ad alcuni tra i più noti vitigni autoctoni della regione. Seguirà il certificato d’adozione e la ricezione immediata di una bottiglia di vecchia annata. Da qui in poi sarà possibile seguire la produzione in vigna e in cantina, partecipando con la Famiglia Grosjean ai momenti più importanti della stagione vinicola: la potatura (da gennaio a marzo), la legatura (in marzo e aprile), la vendemmia di settembre e tutte le altre operazioni di cantina. L’adozione può essere fatta anche come “regalo”, tanto che viene offerta una visita della cave e del vigneto adottato in qualsiasi momento dell’anno, corredata da degustazione di varie tipologie di vini; a fine percorso, poi, una cassa di 6 bottiglie della nuova annata con etichetta personalizzata.
“Era da tempo che avevamo in mente di suggellare questo patto d’adozione”, spiegano Hervé e Simon Grosjean, ideatori del progetto. “Molti dei nostri clienti sono curiosi di conoscere le misteriose operazioni di cantina che ci sono dietro a una bottiglia: con quest’iniziativa avranno finalmente la possibilità di assistere alla nascita e alla maturazione del vino, per arrivare al calice finale. La nostra idea è quella di far conoscere i vini e i vitigni eroici che nascono sulle nostre montagne, ma anche di salvaguardare il paesaggio tipico e caratteristico creando una nuova forma di turismo, green, consapevole ed ecosostenibile”.

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