Il “turismo lento” sarà un must tra la fine ed il dopo Covid, con la riscoperta di piccoli borghi e la voglia-necessità di attività in grandi spazi aperti. E, per l’Italia, una risorsa importante è quella dei “Cammini”: 44 quelli censiti dal Ministero dei Beni Culturali, a partire dalla Via Francigena, con i suoi 1.100 chilometri, passando per i 15.400 chilometri di itinerari a piedi, che toccano centinaia di Comuni e borghi, come messo nero su bianco dal Rapporto “Piccoli Comuni e Cammini d’Italia” della Fondazione Symbola, guidata da Ermete Realacci. Tra questi, si rilancia il il nuovo Cammino del Bardolino, 100 chilometri di sentieri circondati da vigne, affacciati sul Lago di Garda, percorribili a piedi o in bicicletta, su 18 diversi percorsi naturalistici che prendono il nome dalla denominazione vinicola più celebre del territorio, sarà una delle attrazioni della nuova stagione. Il percorso collega sei centri abitati (Bardolino, Affi, Costermano, Cavaion Veronese, Garda e Rivoli), e mette in rete 61 aziende vitivinicole che hanno contribuito a preservare un paesaggio agreste peculiare, con le colline che digradano sul litorale lacustre. A lanciarlo la Fondazione Bardolino Top.
Il completamento dell’opera ha portato all’installazione di 53 cartelli informativi (dotati di Qr Code per la consultazione via app) che indicano il tracciato con apposita segnaletica e forniscono utili informazioni e curiosità su luoghi di interesse storico (compreso il Museo del Vino, a Costabella di Bardolino), religioso e artistico e prodotti tipici del territorio, a partire dalla tradizione del Bardolino Doc.
“Bardolino è uno scrigno di storie - spiega una nota - sia per chi la scopre per la prima volta, sia per chi la frequenta da sempre. In questa piccola insenatura anche passeggiare in centro è un’esperienza, un viaggio tra passato e presente che si fondono nei palazzi e nei vicoli stretti. Bardolino, infatti, non è solamente bei paesaggi, buon vino e divertimento, ma è anche culla di un importante patrimonio storico e artistico lungo millenni e fatto di leggende, denominazioni, trasformazioni, religioni e tradizioni. I percorsi turistici tra i luoghi di culto, di cui rimangono le chiese e i monasteri che ripercorrono la storia del cristianesimo, e le passeggiate contemplando le numerose ville venete, splendida eredità della Serenissima, sono tra le attrazioni più amate, così come i tour enogastronomici per conoscere i prodotti del territorio, dal Bardolino Doc, all’olio Dop, raccontati anche dai Musei a questi dedicati, custodi di tradizioni agricole millenarie”. Da scoprire, mettendosi in cammino.
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