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CURIOSITÀ

La spettacolare traversata di un funambolo sui vigneti e la cantina L’Acino di Ceretto nelle Langhe

Tra magia ed atmosfera onirica, la griffe del Barolo ha lanciato così il suo messaggio sulla necessità di ritrovare l’equilibrio tra uomo e natura

In principio ci siamo chiesi: cosa hanno in comune il vino ed il funambolismo? Ma, poi, lo abbiamo visto con i nostri occhi: uno spettacolo emozionante. La traversata di 110 metri del funambolo Andrea Loreni sospeso a 15 metri di altezza sui vigneti e l’avveniristica cantina L’Acino della Tenuta Monsordo Bernardina della famiglia Ceretto nel cuore delle Langhe, Patrimonio dell’Unesco, ha dell’incredibile ed è una cosa forse mai vista, in un mondo come quello del vino sempre pieno di sorprese. Ma è il modo in cui la storica e celebre griffe del Barolo e del Barbaresco, con un tocco di magia ed immergendo lo spettatore in un’atmosfera onirica, ha lanciato il suo messaggio sulla necessita di ritrovare il giusto “equilibrio” tra l’uomo e la natura.
Quella stessa natura che, forte e rigogliosa, nella pandemia, “si è ripresa i suoi spazi, lasciandoci silenziosi spettatori di questo spettacolo che ha travolto il nostro territorio”, spiega Roberta Ceretto, alla guida con il fratello Federico ed i cugini Alessandro e Lisa, dell’azienda di famiglia, che ha concluso così il ciclo di dialoghi “La via selvatica” con importanti personalità del mondo della cultura alla natura.
Tra i nomi più importanti del vino italiano - e tra i maggiori proprietari di vigneti in Piemonte, con 170 ettari tra Langhe, Roero e non solo, costellati di Tenute bellissime e cantine d’autore famose in tutto il mondo - fin dagli anni Sessanta con Bruno e Marcello Ceretto, Ceretto è pioniera in Italia nell’affidare all’arte contemporanea, agli artisti più importanti della scena internazionale ed alle più alte forme espressive, la rappresentazione e l’interpretazione dei significati più profondi e della bellezza di produrre vino e dei suoi luoghi, facendo delle Langhe un territorio ricco di opere d’arte e di installazioni permanenti (se solo si pensa alla Cappella del Barolo di Sol Lewitt e David Tremlett nel Vigneto Brunate a La Morra), capaci di diventarne l’immagine stessa a livello internazionale, e promuovendo mostre, esposizioni e performance di personaggi come Patti Smith e Marina Abramović, capaci di richiamare sul territorio non solo i visitatori, ma l’attenzione del mondo intero.

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