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BILANCIO

Tra promozione e 102 milioni di bottiglie prodotte, l’Asti Docg chiude un 2021 da incorniciare

Le bollicine delle Atp Finals e dei campioni del calcio crescono dell’11%, e il Ministero delle Politiche Agricole approva la modifica al disciplinare
ALESSANDRO BORGHESE, ASTI, ASTI DOCG, ASTI SPUMANTE, ATP FINALS, DISCIPLINARE, GOLDEN BOY, MOSCATO D'ASTI, PRODUZIONE, PROMOZIONE, Italia
Il bilancio del 2021 dell’Asti

È stato un 2021 da incorniciare per l’Asti Docg, brindisi dei campioni del tennis che si sono sfidati nelle Atp Finals di Torino - dove ha trionfato Alexander Zverev e ha strappato applausi Jannik Sinner - e dei protagonisti del calcio di domani, a partire dal giovane talento del Barcellona, Pedri, il “Golden Boy” del quotidiano sportivo Tuttosport, ambasciatori d’eccezione delle bollicine piemontesi al fianco del vero Brand Ambassador, lo chef più amato del piccolo schermo, Alessandro Borghese. Collaborazioni che alzano l’asticella della promozione dell’Asti Docg, che chiude l’anno raccogliendo risultati importanti: nonostante le difficoltà della situazione globale, infetti, sono più di 102 milioni le bottiglie prodotte (e commercializzate), l’11% in più del 2020, per un totale di 60 milioni di bottiglie di Asti Spumante (+12%) e 42 milioni di Moscato d’Asti (+10%).
“La chiusura dell’anno è stata molto positiva per entrambe le tipologie della nostra Denominazione. Questi numeri testimoniano la bontà del lavoro svolto insieme ai produttori del territorio e alle aziende consorziate e ci spronano a fare sempre meglio. Nel 2022 abbiamo in programma diverse iniziative sia a livello nazionale, che internazionale. In particolare, riprenderemo con forza le attività di promozione sui mercati esteri più strategici, bloccate a causa della pandemia”, commenta Lorenzo Barbero, presidente del Consorzio dell’Asti Docg commenta. Ed inizia bene anche il 2022, con l’approvazione in via definitiva da parte del Ministero delle Politiche Agricole della richiesta di modifica del Disciplinare della Docg dei vini Asti, come proposta dai consorziati. Tra le modifiche apportate, la più “visibile” è sicuramente quella che fa diventare il logo del Consorzio il marchio collettivo della Denominazione: l’immagine di San Secondo, Santo Patrono della città di Asti e figura centrale del marchio consortile, apparirà quindi anche sulle “fascette” Docg che, per legge, devono essere applicate sulle bottiglie di Asti Spumante e Moscato d’Asti.

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