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IL FUTURO DEL VINO

La Champagne apre ai vitigni resistenti in disciplinare: via libera ai primi impianti di Voltis

L’Institut National de l’Origine et de la Qualité ha dato l’ok alla richiesta dell’Interprofessione. Una scelta che sta per compiere anche Bordeaux
Mondo
Champagne, la prima Dop di Francia ad aprire ai vitigni resistenti in disciplinare

Mentre in Italia siamo appena agli inizi del dibattito sui vitigni resistenti nei disciplinari di produzione dei vini a denominazione, per i quali l’Unione Europea ha dato il via libera, in Francia, nel nome della sostenibilità, ma non solo, si procede spediti, e in denominazioni di primo piano. Come nella Aoc Champagne dove, riporta il magazine francese “Vitisphere”, sarà testato in campo un vitigno resistente alla peronospora e all’oidio, il Voltis, che così sarà il primo resistente in assoluto ad essere inserito in un disciplinare francese, e di una delle denominazioni più importanti.
L’Institut National de l’Origine et de la Qualité (Inao), infatti, il 10 febbraio, ha convalidato la richiesta arrivata dall’interprofessione della Champagne, e ora passeranno due mesi in cui la modifica al disciplinare sarà sottoposta alla procedura di obiezione nazionale, prima di diventare operativa. Un’evoluzione normativa attesa tra i vigneti della denominazione, sottolinea Vithispere, per rispondere alle sfide delle zone di non trattamento (Znt).
“La Voltis è una delle risposte all’importante questione della convivenza tra residenti e produttori. Ma va oltre la zona di non trattamento, e tiene conto anche dell’evoluzione delle pratiche e del consumo” spiega Maxime Toubart, co-presidente del Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (Civc) e presidente del Syndicat Général des Vignerons (Sgv). E presto, la strada dalla Champagne potrebbe essere seguita da un’altra denominazione di caratura mondiale come Bordeaux: agli inizi di marzo 2022 arriverà la decisione dell’interprofessione bordolese.

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