La Tenuta San Guido della famiglia Incisa della Rocchetta, con il suo Sassicaia, vino mito a livello mondiale, tra le etichette italiane più ricercate e amate in assoluto, a cavallo degli anni Settanta del 1900, ha contribuito in maniera determinante a creare un territorio, quello di Bolgheri, che prima, di fatto, enologicamente non esisteva, e a rilanciare l’immagine del vino italiano tutto nel mondo. Grazie al lampo di genio di Mario Incisa della Rocchetta, costruito in anni di sogni e ricerca, e con il contributo decisivo di Giacomo Tachis, che in un pezzo di Maremma pressoché sconosciuta, produssero un vino da taglio bordolese, arrivato sul mercato per la prima volta con l’annata 1968 come “vino da tavola”, e poi diventato una vera e propria denominazione, Bolgheri Sassicaia Doc, unico caso in Italia di una denominazione “aziendale”, poiché tutta dentro la stessa Tenuta San Guido. Che, saldamente nelle mani della famiglia Incisa della Rocchetta, è una realtà più articolata di quanto molti non sappiano, fatta di 2.500 ettari, di cui fanno parte i 90 di vigna del Sassicaia, ma anche con 1.000 ettari di boschi e 500 dedicati all’agricoltura, dove si produce grano duro di altissima qualità, altri cereali e non solo, e ancora dal “Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri”, oasi affiliata al Wwf, 513 ettari che sono uno splendido esempio di ambiente originario dell’alta Maremma, in quella che è stata la prima area privata protetta in Italia, dal 1959, su iniziativa ancora, del marchese Mario Incisa della Rocchetta, passando per i cavalli, con la RDO - Razza Dormello Olgiata, da cui sono nati cavalli che hanno fatto la storia dell’ippica, su tutti Ribot, definito “il cavallo del ventesimo secolo”.
Un’azienda storica, un pilastro dell’eccellenza del made in Italy, nel vino (è la cantina co n il tasso di redditività più elevato d’Italia, ndr) e non solo, che guarda da sempre avanti con lungimiranza, grazie alla guida e ai valori condivisi della famiglia Incisa della Rocchetta, affiancata da Carlo Paoli, storico direttore generale di Tenuta San Guido, e da Alessandro Berlingieri, già dal 2018 amministratore delegato di Tenuta San Guido, che ora, come comunica la stessa azienda, ne diventa anche presidente. “Nell’arco degli ultimi 50 anni, la lungimiranza di Nicolò Incisa della Rocchetta ha portato Tenuta San Guido a diventare una moderna impresa che, alla tradizione familiare, affianca la competenza di un gruppo di professionisti coadiuvati da Carlo Paoli, direttore generale di Tenuta San Guido dal 2009. Nicolò Incisa, insieme alla sua famiglia, ha oggi individuato in Alessandro Berlingieri, la persona giusta per portare avanti l’azienda nel rispetto delle sue tradizioni e filosofie, nel ruolo di presidente e amministratore delegato”, spiega una nota. In cui si legge ancora: “Nicolò Incisa mantiene la sua presenza, come Presidente Onorario, accompagnando le nuove generazioni nel conservare e sviluppare il patrimonio familiare di Bolgheri. In questo nuovo assetto, sua figlia Priscilla ha il compito di rappresentare e raccontare, come responsabile delle relazioni esterne, il legame indissolubile che esiste e sempre esisterà tra l’azienda e la famiglia. La nuova generazione è attualmente rappresentata da cinque cugini. Una squadra con competenze e passioni eterogenee cresciuta dentro e fuori i confini della Tenuta e legatissima a questo territorio. A loro e ai loro figli è affidata la storia e la continuità della Tenuta San Guido”.
“La Tenuta San Guido è una realtà articolata - spiega a WineNews Priscilla Incisa della Rocchetta - guidata dalla nostra famiglia e da mio padre Nicolò che supervisiona e si assicura che tutto vada nella direzione tracciata e condivisa, con la collaborazione di Alessandro Berlingieri, che oltre ad essere in azienda dal 2018 è un amico storico della nostra famiglia, e di Carlo Paoli. È una realtà in cui non c’è solo il vino, e che guidiamo insieme ai miei cugini Giovanni e Piero Incisa, figli di mio zio Enrico, e Jozsef e Stefano Hunyady, figli di mia zia Orietta. Ognuno con le sue competenze, i suoi interessi e le sue esperienze. Facciamo parte delle Primum Familiae Vini (associazione che riunisce le 12 famiglie produttrici di vino di più antica tradizione e importanza a livello mondiale, ndr). E questo essere famiglia, essere un’azienda familiare, con dei valori condivisi, ci consente anche di guardare con serenità a progetti a lungo termine, per la tenuta San Guido. Guardando anche al fatto che la nuova generazione ha complessivamente già 6 figli, e quindi già pensiamo anche alle prossime generazioni. La Tenuta San Guido è il Sassicaia, ma anche molto di più. È biodiversità, è un ecosistema dove tutto viene gestito con equilibrio per perseguire il massimo della qualità in ogni aspetto”. Nel segno della famiglia Incisa della Rocchetta.
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