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FINE WINES

Il Liv-ex 100 inizia il 2023 in calo (-1,4%), e con tanti cambiamenti tra le sue etichette

Per l’Italia escono Burlotto e Soldera, al loro posto Tua Rita e Bruno Giacosa. Cambi anche nell’Italy 100

Il mercato secondario dei fine wines, costantemente monitorato dal Liv-ex, l’indice di riferimento per chiunque voglia investire nel vino, inizia il 2023 nello stesso modo in cui aveva terminato il 2022: in gennaio 2023, per il Liv-ex 100, segna un calo dell’1,4%, la flessione mensile peggiore dal novembre 2015, dopo un trimestre consecutivo di calo. Per quanto storicamente impermeabile agli eventi esterni, anche i fine wines, in una certa misura, devono fare i conti con il contesto economico globale, e con l’incertezza che regna tra investitori e buyer, distratti ad Oriente dai festeggiamenti del Capodanno Cinese e a Occidente dalle reazioni alla 2021 di Borgogna, il territorio che ha dominato il mercato negli ultimi anni.

Nel complesso, 62 vini su 100 hanno registrato un arretramento delle proprie quotazioni, e l’impressione, come scrive lo stesso Liv-ex, è che il mercato stia vivendo un momento di ribasso, tanto che il rapporto tra domanda e offerta è di 0,39 (un trend rialzista, o comunque stabile, corrisponde a un rapporto superiore a 0,50, ndr). Solo due le etichette capaci di registrare aumenti di prezzo consistenti, a due cifre: il californiano Scarecrow Rutherford Cabernet Sauvignon 2019 (+15,8%) e il Montrachet Grand Cru 2019 Marquis de Laguiche Joseph Drouhin (+12,5%). Come ogni anno, inoltre, gennaio è il mese che registra nuovi ingressi e uscite dai diversi indici, e in questo senso il Liv-ex 100 ha subito una profonda trasformazione. Forte dei risultati del 2022, crescono le etichette di Champagne (passate da 9 a 12) e Borgogna (da 16 a 18), a scapito di quelle di Bordeaux (scese da 46 a 41), ancora di gran lunga il territorio più rappresentato.

Ci sono aggiustamenti anche sul fronte italiano: escono dal Liv-ex 100 il Barolo Monvigliero 2016 Comm. G. B. Burlotto e il Soldera Case Basse 2016, sostituiti da Redigaffi 2019 Tua Rita e Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2016 Bruno Giacosa. Nel complesso, il numero dei vini italiani resta invariato (16), ripartito tra Toscana (11) e Piemonte (5). Guardando al Liv-ex 1000, ci sono da registrare altri due cambiamenti di rilievo nella composizione dell’Italy 100, il sotto indice dedicato ai dieci vini italiani, con le ultime dieci annate in commercio, più richiesti e scambiati. Confermati il Barolo Bartolo Mascarello, il Barbaresco Gaja, il Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno, il Masseto e l’Ornellaia di Frescobaldi, il Sassicaia Tenuta San Guido, il Solaia e il Tignanello di Antinori, escono invece Barolo Francia Giacomo Conterno e Soldera Case Basse, rimpiazzati da Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva Bruno Giacosa e Flaccianello della Pieve Fontodi.

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