02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
POLITICHE UE

Nutriscore, un sistema controverso che ha diviso l’Europa, e ora anche la Francia

Oltralpe ci si prepara ad approvare una nuova etichettatura, con dibattiti interni per possibili ripercussioni su prodotti alimentari di eccellenza
ETICHETTATURA, FRANCIA, NUTRISCORE, Non Solo Vino
In Francia dibattiti interni sul nuovo Nutriscore

Concepito da specialisti dell’alimentazione, il Nutriscore venne introdotto in Francia nel 2017, su base volontaria, e in altri Paesi 6 europei. Ma tra i 27 il tema è sempre stato molto divisivo. Con un sistema di valutazione che va dalla “A”, di colore verde, alla “E”, di colore rosso, il Nutriscore francese piace ai sostenitori per la sua immediatezza visiva, ma è contestato dai detrattori per il suo essere troppo semplicistico e banalizzante sul contenuto nutrizionale degli alimenti. Per anni ha spaccato in due un continente alla ricerca di unità anche sull’etichettatura, attirando in particolare le critiche dei Paesi dell’Europa meridionale, dal momento che prodotti tipici della Dieta Mediterranea come l’olio d’oliva, il parmigiano o il prosciutto vengono penalizzati con un colore che rispecchia un voto basso, come “C” o “D”. L’Italia si è sempre opposta al Nutriscore perché ritenuto un sistema di etichettatura troppo fuorviante, e sembra che anche la Commissione Europea abbia abbandonato i piani per renderlo obbligatorio. Nel frattempo, invece, la Francia si avvicina all’approvazione di un nuovo sistema di etichettatura alimentare, un Nutriscore ancora più rigoroso rispetto a quello già in vigore dal 2017 voluto dalla Ministra della Salute Catherine Vautrin, che ha suscitato dibattiti accesi tra i vari Paesi europei e, ora, anche all’interno del governo francese. Emerge dall’agenzia France-Presse, secondo cui, per poter entrare in vigore, il decreto deve ricevere l’approvazione da parte di altri due Ministeri, ovvero quello dell’Economia e quello dell’Agricoltura. Quest’ultimo, guidato dalla Ministra Annie Genevard, ha espresso dubbi riguardo alla misura. “Il decreto ha bisogno della mia firma. Non ho ancora firmato. Non so quali siano i miei margini di manovra per correggere gli effetti negativi, ma sappiate che è una questione che sto studiando da molto vicino”, ha dichiarato nei giorni scorsi in Senato la Ministra Genevard, bloccando così il decreto. Originaria del Doubs, feudo del formaggio Comté, Genevard ritiene, in particolare, che “il Nutriscore potrebbe avere ripercussioni dannose su prodotti di eccellenza del territorio francese, come il formaggio e i salumi”. La ministra ’”coccola le lobbies e se ne infischia della salute pubblica’”, attacca l’associazione di consumatori Foodwatch, invitando l’esecutivo a “seguire le raccomandazioni scientifiche invece di ascoltare solo interessi privati’”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli