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Affari & Finanza / La Repubblica

Classifiche: due italiani nell’élite del guru del vino ... Due distretti italiani in cima alle classifiche mondiali. Grazie al vino, un prodotto tipico italiano al quale molte realtà territoriali devono gran parte del loro sviluppo economico. E’ quello che succede, appunto, in Umbria, nel distretto di Montefalco, tra Assisi e Todi, e in Val di Cornia dove due produttori locali sono stati scoperti da Robert Parker, guru americano dell'enologia, che li ha portati in cima alle classifiche del suo The Wine Advocate. La scoperta di questi due lembi di Italia da parte di Parker, i cui giudizi condizionano da oltre 30 anni (soprattutto per le più blasonate bottiglie francesi) il mercato del vino negli Stati Uniti, è avvenuta con il Sagrantino di Montefalco affiancato al toscano Giusto di Notri.
Nel suo The wine advocate, la newsletter più letta dai buyer di tutto il mondo, Parker assegna infatti 97/100 al Sagrantino di Montefalco '25 anni' 2000 di Caprai, azienda che produce annualmente circa 700.000 bottiglie, e al Giusto di Notri 2001 di Tua Rita.
«Si tratta di un risultato che commenta il vignaiolo Marco Caprai dimostra che i vitigni autoctoni italiani possono competere e vincere con i vitigni internazionali, imponendosi con la loro storia e con la loro tradizione e in grado sostenere qualsiasi confronto».
Il 'Giusto di Notri' 2001 rappresenta un po’ l'altra faccia del variegato panorama enologico italiano. Classico taglio bordolese ad indicazione geografica tipica, è il primo vino, anche anagraficamente parlando, di questa piccola azienda (meno di 50.000 bottiglie annue di produzione) della Val di Cornia, nel grossetano.
Le guide dei vini, da anni, consacrano il Sagrantino di Montefalco di Caprai tra i migliori vini italiani. Il Sagrantino, creato nel Medioevo come vino da messa dai seguaci di San Francesco, dopo la conquista nel 1992 della Docg, sta conquistando i palati più raffinati. Ed è per merito del Sagrantino che la cittadina di Montefalco, ricchissima di opere d’arte basti pensare ai preziosi affreschi di Benozzo Gozzoli è stata "lanciata" nel circuito del turismo internazionale.
La sola azienda Caprai ha realizzato nel 2003 un fatturato di 4.600.000 euro, di cui il 25% derivato dall’export: le sue bottiglie sono vendute in 30 diversi Paesi nel mondo, in particolare Usa, Giappone, Germania, Svizzera, Belgio e Olanda. Gli ettari vitati sono 152, con una produzione pari a 700.000 bottiglie e 8 referenze. Particolarmente attenta a Internet e alle nuove tecnologie, Caprai è stata anche la prima cantina in Italia a creare un vino da vendere solo online, il "Nero Outsider", che ha ottenuto un enorme successo commerciale.
Ma per tutta l’area di Montefalco la produzione di Sagrantino anche con la "versione passito", si attesta sulle 500.000 bottiglie all’anno. Il giro d’affari è di 15 milioni di euro, e comprende anche gli altri vini di Montefalco, in primis il Rosso di Montefalco, ed il Riserva Rosso. La Strada del Sagrantino, di cui fanno parte i comuni di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, con 17 aziende vinicole, 10 frantoi ed aziende di artigianato d’arte, 16 strutture ricettive, ha visto un forte incremento del turismo del vino che nel giro di 5 anni ha dato vita a 150 nuove occasioni di lavoro e 50 miliardi di vecchie lire di investimenti.

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