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Affari & Finanza / La Repubblica

Pane, pannelli solari e uvaggio bordolese “così cambia la terni” ... Aldo Brachetti Peretti, petroliere ma anche viticoltore, ha trasformato la sua azienda in un modello di sostenibilità che coniuga energia verde con un vino di alta qualità … “Ecco, 26 ettari di pannelli solari, un decimo della produzione ci garantisce l’autosufficienza energetica della tenuta, il resto lo vendiamo: mi rende più del grano”: Aldo Brachetti Peretti, il signor Api, come lo hanno sempre chiamano tutti, presidente della holding petrolifera di famiglia titolare del marchio Ip (ma le deleghe operative sono ormai passate ai figli Ferdinando e Ugo) è anche viticoltore, proprietario della tenuta Il Pollenza, vicino a Tolentino, nelle Marche. Un doppio osservatorio privilegiato, il suo, per avvistare i cambiamenti globali sia del nostro paese che del resto del mondo; Grazie all’energia rinnovabile la sua tenuta, 200 ettari totali, di cui 60 vitati con una è un gioiello di sostenibilità ambientale. Ecologicae maestosa, ha il cuore in una villa del 500 disegnata dal Sangallo, uno chateau alla francese nei cuore delle morbide colline marchigiane, tutte a vigneti e cereali. Borcfolese è l’uvaggio del Pollenza, etichetta bandiera della maison, blend cli Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, dal rosso profondo e persistente che attinge dai terreni alluvionali sassosi il suo bouquet di profumi e la sua forza e dalle argille friabili la sua vocazione alla longevità che nell’annata 2009 ha raggiunto il suo massimo equilibrio ed eleganza. Angèra2ol i celebra invece il maceratino, un vitigno autoctono al 100%, riportato al suo antico vigore ma con una freschezza che riesce a contenerne tutta la carica alcolica. L’abbinamento perfetto? “Pane, burro e alici, mi piacciono i cibi semplici, poveri” e alla tavola di uno degli chef più celebrati del momento, Filippo La Mantia, al Majestic di Via Veneto a Roma, si fa portare il cibo dei contadini. I pannelli avanzano, l’agricoltura si ritira. L’energia verde è il futuro é l’Italia avrebbe raggiunto in due anni l’autonomia, se a fermare processo non fossero intervenuti i tagli agli incentivi. E i contadini spengono i trattori e lasciano la terra perché non è più redditizia: un danno per l’ambiente come sostiene Carlo Petrini, presidente di Slow Food. “E ha ragione Petrini”, sostiene Brachetti Peretti. I paradossi di questa fase di passaggio dal vecchio al nuovo. Dove il petrolio continua a giocare un ruolo chiave nei consumi mondiali. Il prezzo si impenna, ma oggi non è più solo il costo al barile il problema. “Un tempo i paesi arabi ci vendevano il greggio, e noi lo lavorava mo, ma ormai vogliono fare tutto il processo in casa e ci vendono il prodotto finito, così le nostre raffinerie rischiano di chiudere”, con tutte le pesanti ricadute in termini occupazioni”. Solo a Falconara Marittima, dove c’è la raffineria Api, tra interno e indotto la raffineria dà lavorò a circa 3000 persone. Il gruppo ha già avviato la diversificazione nelle energie rinnovabili. Il futuro si vedrà.
È invece un omaggio al passato, il Pius IX Mastai 2009,vendemmia tardiva di Sauvignon che, sempre in stile francese ricorda un sauternes. Francese lo stile, italiane le radici e la mano. Sotto la guida dell’enologo Carlo Ferrini, erede di Giacomo Tachis, e di Giovanni Campodonico l’azienda produce oggi 120.000 bottiglie, una resa veramente minima rispetto alle potenzialità. E infatti, grandi investimenti sono stati fatti per arrivare prima a 200.000 poi a 300.000.Perché cambia lo scenario, si sposta il baricentro dello scacchiere mondiale dell’economia e della finanza. Ma il vino, quello, resta l’asset di punta dell’economia italiana. E l’export avanza.

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