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Affari & Finanza / La Repubblica

Mele, vini e anche banche l’unione fa la forza e le cooperative crescono ... Dall’agroalimentare al credito la rete di piccole e medie aziende diventata l’asse portante del sistema economico. Grazie a un soggetto unico di riferimento ... Le cooperative, asse portante del territorio. E un giro d’affari da 2 miliardi di euro e 15mila occupati, con 550 realtà attive e 227mila soci (in un territorio da circa mezzo milione di abitanti). Il sistema cooperativo trentino, che ha in Melinda il suo esempio più conosciuto a livello nazionale, è un reticolato di aziende attive nei settori dell’agricoltura (90% delle quote di mercato), del credito (65% del mercato, tramite le casse rurali), del lavoro e del consumo, capaci di fare sistema. L’esempio più lampante arriva proprio dai produttori di mele nella Vai di Non e nella Vai di Sole, che hanno ricevuto una spinta da) riconoscimento Dop per il marchio Melinda, a testimonianza della provenienza da un territorio unico per caratteristiche orografiche (altitudine ed esposizione) e pedoclimatiche (terreni poco profondi, scarse precipitazioni estiva e forte escursione termica giornaliera). Il resto lo ha fatto la capacità di centralizzare il processo decisionale (dalle scelte tecniche di carattere agronomico alle modalità di raccolta e conservazione) in capo al consorzio, che si occupa anche di tutti gli aspetti legati al marketing e della promozione dei prodotti frutto del lavoro di5.200soci (1140% dei quali ha meno di 50 anni), nella stragrande maggioranza dei casi proprietari di terreni dalle dimensioni ridotte. Di mele, ma anche di susine, kiwi e ciliegie, si occupa anche il marchio La Trentina (1.800 aziende familiari e cinque cooperative), che riunisce diverse aree frutticole tra la Valle dell’Adige, la Vai di Cembra, la Valsugana, la Vallagarina, la Valle del Sarca e il Lomaso. Un brand che ha saputo affermarsi anche all’estero, compresi i mercati emergenti del Medio Oriente. Altri nomi noti del sistema cooperativo provinciale sono i vini Cavit (4.500 viticoltori associati all cantine e il60% della produzione vinicola trentina), Mezzacorona (2.600 ettari di vigneti con una produzione di 400mfla quintali di uva all’anno) e La-Vis (1.300 soci), i piccoli frutti Sant’Orsola (1.200 agricole aderenti, la maggior parte delle quali impegnate in un lavoro part - time) e i formaggi Trentingrana e Formaggi Trentini (riuniti nel nuovo Gruppi Formaggi del Trentino). Complessivamente le cooperative agricole presenti in provincia sono 97, riunite in sette consorzi, con 19 mila produttori associati, 2.200 dipendenti fissi e 6mila lavoratori impiegati durante la raccolta, per un valore della produzione che si aggira intorno ai 900 milioni di euro. Le cooperative di consumo sono invece 83, raccolte nel consorzio Salt (socio diCoop Italia), con 375 punti vendita, 80mila soci, quasi 2.600 lavoratori e un fatturato complessivo di 300 milioni di euro. Le realtà del credito sono 47, consorziate nella Cassa Centrale Banca, e contano 376 sportelli (uno ogni 1.500 abitanti, in sei comuni su dieci unico sportello), 2.500 dipendenti, 103mila soci e 9,5 miliardi di prestiti concessi. Il quadro è completato da 80 cooperative sociali (con 5.700 soci e 3.350 dipendenti) e 175 realtà di produzione lavoro e di servizio (22mila soci, 7.500 persone occupate, consorziate nel Cia). Le aggregazioni di primo livello sono a loro volta organizzate in consorzi, il cui compito principale è consentire alle realtà aderenti - appartenenti allo stesso settore merceologico - di superare ili- miti imposti dalle ridotte dimensioni (non solo in termini di capitali, ma spesso anche di mancanza di professionalità adeguate) e di affrontare con successo, grazie a una maggiore massa critica, i mercati di riferimento. A monte del sistema c’è poi la Federazione trentina della cooperazione (alla quale aderiscono tanto le singole cooperative, quanto i consorzi cooperativi di secondo grado), che si pone al centro di questo sistema rappresentando e promuovendo gli interessi delle associate. Così come è singolare l’esistenza di un unico soggetto federativo, nel quale sono confluite la Federazione Trentina aderente a Confcooperative e la Lega Trentina aderente a Legacoop: un tema, quello della fusione tra la cooperazione di matrice cattolica e quella di ispirazione socialista.

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