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Affari & Finanza / La Repubblica

Moet&Chandon, la strategia del brand ... Alla fine ce l’ha fatta:
Moet&Chandon è entrata nella classifica dei cento brand più importanti al mondo, realizzata da Intebrand. Da anni la maison sta lavorando per riconquistare l’allure di un tempo, caduto sotto l’ombra di altri brand acquisiti dalla capogruppo Lvmh. Lvmh, non a caso, è l’acronimo di Louis Vuitton e Moet&Chandon e la maison di Epernay ha lavorato per riconquistare a pieno titolo questa progenitura, fiore all’occhiello del colosso del lusso. Il cinema è una delle potenti leve di questa strategia. L’altra la sponsorizzazione sportiva di alto profilo, capace di aprire a una platea mondiale; come gli internazionali di tennis di Roma. Grandi gli investimenti decisi dalla capogruppo: la mongolfiera a forma di tappo con le insegne M&C che risale la collina di Hollywood racconta più di tante parole la strategia di valore-aggiunto. Si calcola che ogni secondo venga stappata nel mondo una bottiglia di Moet&Chandon, in totale fanno 28 milioni, la numero uno a livello globale.
Tornei su tornei, film dopo film, la rinascita del brand è alla fine esplosa durante la grande asta di vini di quando Sotheby’s ha battuto 270 etichette da record per brindare ai 270 anni di business, Quest’anno, il definitivo ingresso nei 100 brand top, che fa salire i rating degli analisi. La casa madre è francese, i brand pure. Ma l’Italia si fa valere anche in questo business: Cristiano Talassi, già Direttore Italia, è appena diventato Direttore internazionale marketing e Comunicazione degli Champagne Moet&Chandon e Mercier.

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