02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Ansa

Vino: Sud nuova frontiera "made in Italy" di qualità. Zonin inaugura in Sicilia nuova produzione ... E' il Sud la nuova frontiera dell'enologia "made in Italy" che punta sulla qualità. Spinte dall'esigenza di diversificare l' offerta in funzione delle nuove tendenze di mercato, le griffe del vino d'Italia stanno
riscoprendo il Mezzogiorno come terra di elezione per produrre rossi di alta gamma. La palma di pioniere spetta senz'altro a Gianni Zonin, sbarcato per primo, nel 1997, in Sicilia dove oggi ha inaugurato l' avvio della produzione della tenuta "Feudo Principi di Butera" e nel 2000 in Puglia, nel Salento. E ora il più grande vignaiolo d' Italia (11 tenute in sette
regioni per un totale di 1.800 ettari) non ha dubbi: "Parte dalla Sicilia la nostra scommessa in nome della qualità, questa é la terra ideale per produrre i grandi vini del futuro". A
convincere Zonin a scommettere sul Mezzogiorno sono state le grandi potenzialità dei territori in Sicilia e in Puglia e dei vitigni autoctoni, celebrati in tutto il mondo dopo decenni d'oblio. "Oggi nel sud d' Italia è possibile - spiega Zonin - produrre vini in linea con le nuove richieste dei consumatori, ormai sempre più orientati verso rossi corposi, ben strutturati, mediterranei, frutto di un patrimonio varietale di prim'ordine, fra i più indicati a produrre vini di qualità tipici e, al tempo stesso, di forte 'appeal' internazionale". Il Feudo Principi di Butera, restaurato nel rigoroso rispetto
delle strutture storiche dell' azienda agricola, rappresenta dunque la definitiva consacrazione della "svolta" che Zonin ha voluto dare ai tenimenti di famiglia. "Con questa azienda -
spiega - abbiamo voluto far capire che per rispondere alla globalizzazione del mercato e alla internazionalizzazione del gusto bisogna puntare sulle nostre eccellenze; e la Sicilia e la Puglia sono le terre della nuova eccellenza italiana, il vero rinascimento della nostra vitivinicoltura". Il Feudo Principi di Butera, dove la famiglia Zonin ha compiuto uno degli
investimenti più importanti per il settore vitivinicolo del nostro paese (circa 20 milioni di euro), è una tenuta che appartenne alle nobili dinastie dei Branciforte e dei Lanza e si
estende nelle campagne a sud di Caltanissetta. Gli è stato conferito questo nome in omaggio all'antico proprietario del feudo Butera e del feudo Deliella, Ambrogio Branciforte che, nel
1543, fu il primo siciliano ad essere nominato principe. La tenuta è attualmente caratterizzata da una superficie complessiva di 300 ettari, di cui 135 di vigneto che, secondo i nuovi piani di investimento, diventeranno 180 entro il 2004. La casa vinicola Zonin ha avuto nel 2001 un fatturato di 77,5 milioni di euro (+10% sul 2000). Il 40% del fatturato 2001 è stato esportato in 68 paesi (dagli Usa al Giappone, dal Brasile all'Australia, dalla Germania al Canada, dalla Svizzera all'Inghilterra). La produzione è stata nello scorso anno di 25 milioni di bottiglie, di cui il 60% destinato all'Italia e il 40% all' estero. (Ansa) Fpi/Ars

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su