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Ansa

Vino - Produttori, buona qualità da vendemmia 2006. -20% in Sicilia, ottimni i vini precoci ... Nel 2006 ci sarà un po' meno vino in quantità ma di buon potenziale qualitativo. E' quanto emerge da un sondaggio di Winenews che ha raccolto i pareri dei maggiori produttori italiani, tracciando una mappa regione per regione.
Si parte dal Trentino Alto Adige, dove si sta affrontando una bella vendemmia secondo Fausto Peratoner, direttore della Cantina La Vis, "abbiamo cominciato con le uve per le basi spumante, ottime - ha dichiarato Peratoner - e stiamo vendemmiando le uve bianche per i vini fermi, i grandi sbalzi termici hanno favorito una maturazione graduale, che in termini di grado alcolico è superiore a quella del 2005".
Anche in Veneto le previsioni sono ottimistiche, per Orazio Franchi, enologo di Paladin-Bosco del Merlo, le uve venete sono stupende, con grandi gradazioni alcoliche. In particolare, nell'area veneta buoni risultati si registrano anche per Franco Giacosa, enologo di Zonin, che assicura una buona annata per il recioto, "davvero straordinario". Per Gianluca Bisol, direttore generale di Bisol, la vendemmia vera e propria comincerà tra poco, ma le grandi escursioni termiche hanno già preparato un prosecco di grande ricchezza aromatica.
Prudenza arriva, invece, da Alessandro Alì, direttore marketing del gruppo Santa Margherita, "fino a quando le uve non sono tutte in cantina - ha sottolineato Alì - non possiamo dire che sia una buona vendemmia". In Friuli, per Gianni Venica, titolare dell'azienda omonima il caldo e soprattutto la luce di settembre potrebbero dare la rifinitura decisiva ad un'annata che potrebbe essere "speciale", mentre Elda Felluga dell'azienda Livio Felluga è più cauta e suggerisce di incrociare le dita. E se in Lombardia, Matteo Vezzola, enologo di Bellavista non si aspettava una vendemmia così bella, Michele Chiarlo, titolare dell'omonima azienda piemontese, il 2006 è un'annata in cui, per ora non si vedono negatività.
Ottimisti anche i toscani Renzo Cotarella, enologo e direttore generale di Antinori che ricorda solo un leggero ritardo per la vendemmia, mentre Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino parla di una "bellissima" vendemmia. Risultati strepitosi anche per le uve a bacca rossa, secondo Rudy Buracchi, enologo di Castello Banfi, a patto che le condizioni climatiche restino buone. Le premesse sono ottime, anche per Lamberto Frescobaldi, "queste giornate soleggiate e fresche - ha dichiarato il responsabile della produzione di Frescobaldi - sono perfette, non si può non essere ottimisti".
Nelle Marche, per Michele Bernetti, titolare di Umani Ronchi, dopo le preoccupazioni per il clima di agosto, "settembre ha accelerato la maturazione sia del verdicchio che del rosso conero", valori nella media, secondo Bernetti per quantità ma al di sopra in quanto a qualità delle uve. In Umbria c'é ottimismo sia per Marco Caprai che per Chiara Lungarotti, per la quale si profila una vendemmia straordinaria. Uve sane e ottimi risultati si registrano poi in Abruzzo e in Campania, stando ai commenti di Gianni Masciarelli, dell'omonima azienda abruzzese e di Piero Mastroberardino titolare dell'impresa campana che porta il suo nome. In Puglia, è cominciata da poco la vendemmia dei bianchi e già c'é ottimismo secondo le previsioni di Nicola Leone de Castris.
In Calabria, poi, la vendemmia sarà nella norma, mentre in Sicilia si registra un calo della produzione di circa un 20% in meno ma gli auspici sono buoni, "abbiamo vendemmiato chardonnay, merlot e fiano - ha spiegato Alessio Planeta - quest'ultimo davvero bellissimo, potrebbe essere un'annata da varietà autoctono tipo grecanico e nero d'avola, sicuramente più mediterranea di quella del 2005".

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