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Ansa

Clima & vendemmia: più precoce ultimi 30 anni. Uiv-Ismea: venti giorni di anticipo su annata normale
La vendemmia 2007 si presenta come la più precoce degli ultimi trenta anni, con venti giorni di anticipo rispetto ad un’annata normale, dovuti ad un innalzamento della temperatura di 3-4 gradi che ha fatto germogliare le viti molto prima del previsto. A scattare una fotografia di quella che sarà la prossima vendemmia è l’Unione Italiana Vini e Ismea che rilevano per il 2007, un calo quantitativo stimabile in un 5% a livello nazionale, rispetto ai 50 milioni di ettolitri del 2006 (Istat).
Sono buone le aspettative sulla qualità della prossima vendemmia, anche se il 2007 sarà ricordato come un annata caratterizzata da forti attacchi di patogeni. “I 3 o 4 gradi di innalzamento della temperatura, della seconda metà di marzo e nel mese di aprile - spiegano i responsabili di Unione Italiana Vini e Ismea - hanno fatto germogliare le viti mediamente 15 giorni prima rispetto a un’annata considerata normale, situazione intensificatasi con la fase di fioritura che ha portato a 20 i giorni di anticipo”.
Secondo gli esperti, l’anticipo è calcolabile in 4 o 5 giorni rispetto alla vendemmia del 2003 che, fino ad ora, deteneva il primato di precocità. Negli ultimi decenni, l'accorciamento del periodo vegetativo delle viti sta diventando una caratteristica strutturale.
Vendemmia 2007: qualità buona ma calo produzione
Prospettive di buona qualità ma calo della produzione del 5%;situazione di stabilità nel Centro-Nord e una leggera flessione al Sud. E’ quanto prevede per la vendemmia 2007 l’analisi dell’Unione italiana Vini(Uni) e l’Ismea.
In Piemonte è prevista una produzione simile a quella del 2006. In Lombardia, dove le quantità saranno in linea o leggermente inferiori a quelle dello scorso anno, l’andamento meteo ha provocato uno sviluppo vegetativo anticipato. Stessa situazione anche per il Friuli Venezia Giulia, dove si prospetta un inizio di vendemmia nei primi giorni di agosto per le uve destinate ai vini base spumante. Per il Veneto lo stato delle uve è ottimale, mentre sul piano quantitativo si stima una lieve flessione per le uve precoci. In Trentino Alto Adige, è prevista una produzione simile a quella del 2006 e buoni saranno anche i risultati dal punto di vista qualitativo, cosi come è previsto per la Valle d’Aosta. In Liguria e Emilia Romagna non si prevedono scostamenti dalla produzione del 2006. La Toscana presenta un anticipo che va dai 10 ai 20 giorni, mentre sarà stabile la produzione nelle Marche. In Umbria lo stato dei vigneti è ottimale, nel Lazio si attende, invece, una produzione inferiore a quella del 2006 mentre in Abruzzo, le alte temperature e la diminuzione delle risorse idriche hanno influito sullo sviluppo degli acini. In Puglia ci sarà una produzione pari a quella del 2006. Dopo l’abbondante vendemmia del 2006, per la Campania si stima un ritorno sui volumi medi degli ultimi cinque anni, nel Molise si attende una produzione in leggero recupero rispetto al 2006, mentre in Basilicata la peronospora ha causato danni che fanno supporre una lieve riduzione della produzione, poche, invece, le variazioni previste per la Calabria. Il 2007 non è sicuramente una buona annata per la Sicilia, dove si registrerà un calo consistente di produzione causato da virulenti attacchi di peronospora. La provincia più colpita è stata quella di Trapani, le varietà coinvolte sono il Nero d’Avola e Grillo. La situazione in Sardegna, invece, lascia prevedere una buona annata, sia per la quantità, stabile, che per la qualità.

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