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ARRIVA IL FRATELLO SARDO DEL SASSICAIA: PRESTO AL VIA IL "BARRUA DI AGRIPUNICA" NATO DALLA JOINT VENTURE TRA LA TENUTA SAN GUIDO E LA CANTINA SANTADI, CON LO ZAMPINO DELL'ENOLOGO GIACOMO TACHIS

Arriva sul mercato il fratello sardo del Sassicaia: si chiama Barrua e nasce nella cantina di Agripunica, la nuova realtà enologica nata da una inedita joint venture tra la Tenuta San Guido del marchese Niccolò Incisa, il padre del Sassicaia, e la Cantina sociale di Santadi, un nome di grande prestigio del vino sardo. A far da enologo c'è un grande nome come Giacomo Tachis, che di questa alleanza è stato il principale
artefice e a cui è stata affidata la direzione tecnica dell'impresa.

"L'idea di questa joint-venture tra Bolgheri e la Sardegna - spiega proprio Marcello Meregalli, alla guida dell'azienda di distribuzione e commercailizzazione, insieme al padre Giuseppe - è nata nel 2001 con l'obiettivo di lanciare una nuova sfida enologica basate su uve Carignano, un vitigno autoctono sardo ancora poco diffuso, ma di indiscusso valore".

Gli elementi per un sicuro successo ci sono tutti, ed è atteso, nei prossimi giorni, il debutto ufficiale del Barrua (con l'annata 2002, che nell'Isola è stata particolarmente felice) che all'eleganza del Carignano unisce anche una piccola aggiunta di taglio bordolese nel pieno rispetto dello stile di Giacomo Tachis.

Altro anello forte della catena è poi la distribuzione che, come per il fratello maggiore Sassicaia, è affidata al gruppo Meregalli. La produzione si aggira intorno alle 60.000 bottiglie con l'obiettivo di arrivare a 80.000 una volta messi a regime tutti i vigneti tutti i 60 ettari di vigneti dell'azienda.


Leonardo Roselli

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