Un progetto vinicolo con la storia al centro, che ruota intorno alla villa ottocentesca che fu dimora estiva del Vescovo di Montalcino (ed inizialmente costruita, nel 1860, come casino di caccia dal Conte De Vecchi): è la storia di Villa Le Prata, ultima tenuta a passare di mano nella terra del Brunello di Montalcino. Anche se, di fatto, si tratta di un passaggio di mano “interno”: la tenuta, che oggi conta tre ettari di vigna, di cui 2,5 a Brunello di Montalcino, era di proprietà della famiglia Losappio, ora è stata acquistata per intero da Bernardo Losappio e dalla moglie Anna Vittoria Brookshaw. Affare che, secondo WineNews, rivede ulteriormente a rialzo le quotazioni dei vigneti di Brunello di Montalcino, valutati, in questo caso, 1 milione di euro ad ettaro. E che, spiega Bernardo Losappio, a WineNews, “da ora in avanti avrà un’impronta diversa. A livello vinicolo, l’enologa resterà Gioia Cresti, ma produrremo solo vini “single vineyard”. E poi, una volta restaurata la villa, nel giro di qualche mese, punteremo molto sull’ospitalità di alto livello, ma anche sull’organizzazione di eventi, coinvolgendo grandi chef, e su progetti d’arte. Per valorizzare l’azienda, ma anche il territorio. Il nostro concetto è che si è una piccola azienda, si deve puntare davvero sul massimo della qualità, in ogni aspetto. Portando clienti ed appassionati in azienda, piuttosto che andare ad investire in grandi eventi e fiere che per una piccolissima azienda, forse, non sono così utili”.
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