La famiglia Ceralti, che ha le sue radici ben piantate in questa fortunata striscia di terra della costa livornese, conduce una piccola realtà vitivinicola composta da quasi 11 ettari a biologico, con parcelle poste tra Castagneto Carducci e Bolgheri. Oltre alle classiche varietà dell’areale - Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot - coltiva anche Syrah, Sangiovese, Vermentino, Viognier, Incrocio Manzoni e Gewürztraminer, per una produzione complessiva che si aggira sulle 60.000 bottiglie. A guidare le operazioni in vigna e in cantina ci sono Walter Alfeo e il figlio Iacopo Alfeo, entrambi agronomi, che hanno prodotto il loro primo Bolgheri Rosso con l’annata 1997. L’offerta, evidentemente, è incentrata sulle etichette della denominazione bolgherese – Bolgheri Rosso “Scirè”, Bolgheri Superiore “Alfeo”, Bolgheri Superiore “Sonoro” e Bolgheri Vermentino – a cui si affiancato il Rosato “Nubia” (da uve Cabernet Sauvignon e Sangiovese) e il bianco “Lillare” (blend a base di Viognier, Incrocio Manzoni e Gewürztraminer). Fermentato in cemento e maturato in legno per 6-7 mesi dove ha svolto anche la fermentazione malolattica, il Bolgheri Rosso Scirè 2023, da uve Cabernet Sauvignon e Syrah, profuma di foglia di peperone, macchia mediterranea e frutta rossa matura, con tocchi di tabacco e spezie. In bocca il sorso è polposo e ben profilato, terminando con un finale persistente dai cenni balsamici e pepati.
(fp)
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