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Corriere della Sera

Zenato, scommessa africana per la famiglia dell’Amarone … Per tanti viticoltori la vendemmia di quest’anno è stata davvero proficua. E’ andata bene anche a Zenato, azienda vitivinicola con sede a Peschiera del Garda, fondata da Sergio Zenato, famosa per i suoi vini Amarone, Lugana, Valpolicella e numerosi altri. “E’ stata un’annata complessa perché abbiamo dovuto seguire con particolare attenzione l’andamento climatico. In Lugana il terreno così particolare, ricco di argille ed in grado di trattenere l’acqua, ha permesso alle piante di far fronte ai periodi di siccità. Il caldo particolare dell’estate ci ha portato a decidere di anticipare la vendemmia di un paio di settimane rispetto agli anni passati e l’assenza di piogge durante la vendemmia ci ha consentito di portare in cantina uve sanissime. In Valpolicella siamo riusciti a raccogliere la maggior parte dell’uva prima delle violente piogge che hanno caratterizzato le prime settimane di settembre. Anche in Valpolicella uve sanissime, anche se in minori quantità” racconta Nadia Zenato, titolare insieme al fratello Alberto. A dimostrazione del periodo positivo anche il fatturato del 2021 di 38 milioni in crescita del 14% rispetto all’anno precedente. Buone notizie anche per il 2023 che conferma le performance positive con un incremento del 12%. Da evidenziare che Zenato è incluso nella Guida dei migliori 100 vini e vignaioli d’Italia, di Luciano Ferraro, giornalista del Corriere della Sera e Luca Gardini. Una guida che si propone di consigliare il consumatore a “Come bere bene, spendere il giusto e trovare i produttori che puntano sulla sostenibilità” come si si legge nel sottotitolo del volume. Ma quali sono i principali mercati nei quali esporta Zenato per la quale l’estero rappresenta il 70% dei ricavi? “Attualmente vendiamo molto bene i nostri vini negli Stati Uniti, per noi piazza molto importante e storica dagli anni ’80, in Canada, in Germani e nella stessa Italia. Tra i paesi in cui abbiamo buoni risultati ci sono anche quelli del Nord Europa: Svezia, Norvegia, Finlandia e il Sud Africa. Mentre in Asia è soprattutto il Giappone a darci soddisfazioni, mentre Cina e Corea nonostante non siano nazioni facili nelle quali lavorare, stiamo comunque crescendo grazie alla presenza sul territorio di manager locali” continua la titolare che per il futuro invece auspica un’ espansione in Africa: dal Marocco alla Costa d’Avorio, al Ghana, alla Namibia, alla Tanzania, al Congo e Monzambico, dove iniziano ad esserci resort di lusso che si stanno aprendo al turismo estero e che si prestano per l’ospitalità di clienti interessanti per l’azienda. Non manca inoltre l’ambizione di arrivare in Sud America, in particolare in Brasile, Argentina ed Ecuador dove la realtà vitivinicola vuole trovare nuovi partner “Stiamo cercando anche appoggio in paesi come Turchia, Egitto e Libano” precisa Zenato. Da dieci anni Zenato viene selezionata per partecipare alla New York Wine Spectator Experience, uno degli eventi del vino più importanti ed esclusivi al mondo che offre l’opportunità di confrontarsi con vini e aziende tra le più blasonate per dare lustro al proprio paese. 250 i brand che hanno partecipato quest’anno di cui 55 italiani. L’azienda veronese era presente con l’Amarone Riserva Sergio Zenato 2015. Zenato è stata inoltre appena proclamata vincitrice del Best Wine Tourism, l’Oscar dell’eccellenza enoturistica nella categoria Arte e Cultura, promosso dalla rete internazionale Grandi capitali del vino, grazie al progetto Zenato Academy avviato nel 2019, che vuole promuovere giovani artisti provenienti da tutto il mondo, con un laboratorio permanente di studio e sperimentazione in campo culturale e, in particolare, nell’ambito fotografico. I viticoltori veronesi rappresenteranno Verona e l’Italia nel Concorso internazionale Global Best of Wine Tourism, a cui parteciperanno i vincitori delle Capitali del Vino “Il mondo dell’arte ha sempre avuto un ruolo importante nella nostra azienda, quasi un’estensione naturale del nostro modo di lavorare, della nostra passione che ci porta ad intrecciare il lavoro di viticoltori con il rispetto per il territorio e una naturale spinta verso il bello- spiega Nadia Zenato. Tra i sogni futuri di Nadia, che ha appena partecipato all’inaugurazione a Verona di un luogo strategico come Eataly, c’è anche l’ambizione di esporre le opere degli artisti che sta lanciando in occasione della Biennale di Venezia. “I nostri vini si prestano sempre a nuovi abbinamenti e per il Natale in particolare stiamo preparando delle confezioni che contengono il nostro Amarone insieme a praline di cioccolato belga di Anversa” rivela la vulcanica imprenditrice che si sta dedicando da diverso tempo anche a un altro progetto che per la primavera del 2023 dovrebbe essere in dirittura d’arrivo vale a dire l’apertura della Cantina Sansonina, un vino pensato e realizzato con la collaborazione della madre Carla che ha da sempre apportato il suo contributo al successo dell’impresa veronese. La struttura sarà adibita anche al turismo enogastronomico, un settore su cui Zenato scommette con convinzione per il futuro. A breve non mancherà poi un’etichetta dedicata alla nascita della sua bambina Maria Sole. “Nel 2019, nove anni dopo la pubblicazione del primo volume della nostra collana editoriale – prosegue Nadia Zenato - abbiamo deciso di sostenere il mondo dell’arte in modo strutturato con la creazione della Zenato Academy. Con il progetto Vino. Oltre abbiamo voluto osservare, attraverso lo sguardo di giovani fotografi, gli oggetti, i paesaggi e le persone che popolano la nostra quotidianità con un occhio diverso. Uno sguardo libero, disincantato, che si muove tra realtà e immaginazione, capace di proporre immagini inedite della nostra realtà. “La prima esperienza è stata realizzata con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera (Vino. Oltre gli oggetti), la seconda con quelli della scuola di fotografia di Berlino f/16 (Vino. Oltre il paesaggio), la terza con FMAV – Scuola di Alta Formazione di Modena (Vino. Oltre il ritratto). Settimana scorsa si è conclusa la residenza con gli studenti della prestigiosa scuola di fotografia newyorchese School of Visual Arts, i cui lavori saranno presentati alla prossima edizione di Vinitaly”, conclude Nadia Zenato.

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