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Corriere della Sera

La vendemmia sta finendo, e per Villa Sandi è già tempo di tirare le prime somme. Per il presidente della cantina di Crocetta del Montello (Treviso), Giancarlo Moretti Polegato, “il 2023 dovrebbe essere l’anno del consolidamento”, dopo l’exploit del 2022 in cui i ricavi avevano toccato quota 145 milioni di euro, in crescita rispetto ai 121 milioni del 2021.Numeri che avevano reso lazienda la nona cantina privata in Italia per fatturato, nella classifica de L’Economia del Corriere, e che lo stesso Moretti Polegato, terza generazione alla guida dell’impresa di famiglia, intende confermare, se non ritoccare leggermente verso l’alto. A incidere su questa cautela è la “consapevolezza che il 2022 è stato un anno straordinario per il prosecco, ma che fa storia a sé - dice il presidente. Inoltre, il caro prezzi, il calo dei consumi e gli eventi metereologici estremi hanno condizionato l’ultima estate”. Cause che incideranno sulla produzione di vino di tutto il Paese, che secondo le previsioni di Assoenologi, Unione italiana vini e Ismea, scenderà dai 50 milioni di ettolitri del 2022 ai 44 milioni previsti nel 2023, facendo perdere all’Italia il primato in favore della Francia. Per quest’anno e per il prossimo, infatti, Moretti Polegato si augura stabilità: nei prezzi delle materie prime (soprattutto del vetro), nei costi dell’energia, nei consumi in Italia e all’estero, dove Villa Sandi fa circa il 70% dei propri ricavi, esportando buona parte delle oltre 30 milioni di bottiglie in 130 Paesi. “Per ora le vetrerie non hanno applicato ulteriori rialzi, perciò anche noi dovremmo confermare i listini di inizio anno - commenta il presidente-. Per quanto riguarda l’export, contiamo di mantenere i livelli del 2022, soprattutto nei mercati forti come Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna, e di incrementare le nostre quote in Cina, India e Sud America”. Alle perplessità del mercato, per Villa Sandi corrisponde la certezza dell’hospitality, con il 2022 che ha fatto registrare il record di visite nelle tenute dell'azienda, oltre 20 mila: un trend positivo che prosegue anche quest’anno. A giocare un ruolo decisivo, oltre alla qualità dei vini - dal prosecco, compreso il celebrato Cartizze, al rosso, dal metodo classico al bianco friulano-, è la villa palladiana costruita nel Seicento e acquisita dalla famiglia Polegato a fine anni Settanta, che è valsa la nomina nella World’s Best Vineyards, la classifica delle cento cantine più belle del mondo. Un luogo diventato una tappa fissa per chi visita il Valdobbiadene anche per le gallerie sotterranee, utilizzate durante la Prima Guerra Mondiale dall'esercito italiano sul fronte del Piave: scoperte durante i lavori di restauro della villa, oggi sono il luogo in cui “fermenta” il metodo classico. Villa Sandi ha puntato da tempo sull’enoturismo e con la nomina delle colline del prosecco a patrimonio Unesco del 2019 il numero di avventori è in aumento. Il gruppo, oltre a organizzare le visite guidate nelle cantine e nelle tenute (per 1’80% certificate Bio diversity), possiede anche una struttura ricettiva, Locanda Sandi, che comprende un ristorante e alcune camere. Ma questo non basta, perché affinché la comunità benefici del turismo è necessario che tutto il territorio sia pronto ad accogliere i visitatori in modo ef ficiente. “Per questo motivo nel 2018 abbiamo rilevato e restaurato un edificio, un'antica filanda nel Valdobbiadene, e l’abbiamo convertito a istituto professionale alberghiero – racconta Moretti Polegato -. Formiamo cuochi, chef, addetti alla sala: sono mestieri che servono a tutto il territorio e servizi fondamentali per il turismo”. Fare rete è proprio uno dei principi che ha guidato il business di Moretti Polegato. Non solo con il territorio, ma anche con le altre cantine italiane. Villa Sandi, infatti, fa parte del Wine Research Team, un insieme di aziende che fanno ricerca per l'innovazione nel settore vitivinicolo, e dell’Italian Signature Wines Academy, “una rete di sole nove imprese, tra le più importanti del settore nel Paese, con cui pro. muoviamo il vino italiano nel mondo e organizziamo academy e corsi spiega Moretti Polegato-. Crediamo che stare insieme porti più vantaggi rispetto al fare business da soli”. Da un’altra sinergia, e sempre con un occhio sul turismo, è arrivata una delle ultime novità di Villa Sandi: l’apertura di un wine shop all’Aeroporto Marco Polo di Venezia, in collaborazione con Lagardère e Save. Poco prima della pandemia, invece, Villa Sandi si era mossa sul mercato, acquisendo la cantina friulana Borgo Conventi e portando in casa due Doc, il Collio e l'Isonzo del Friuli. Il gruppo in questo periodo sta valutando idee per ulteriori operazioni, ma gli obiettivi devono presentare caratteristiche specifiche. “Cerchiamo elevata qualità, cantine che abbiano potenzialità inespresse dal punto di vista commerciale e che possiedano strutture per l’hospitality: Borgo Conventi rientrava in questo target - spiega Moretti Polegato-. Ora abbiamo alcuni dossier aperti, ma aspettiamo il momento giusto”. Ultimo capitolo, la successione. In azienda è già entrata la quarta generazione di Villa Sandi, rappresentata da Diva Maddalena, che si occupa dell’export e risiede a Londra, e Leonardo, che opera nella parte gestionale. “Sono entrambi appassionati di questo lavoro, hanno scelto questo percorso di loro spontanea volontà- racconta Moretti Polegato. Voglio che l’azienda passi in mano loro. Perché dietro a un vino importante c’è sempre una famiglia unita”.

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