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Corriere della Sera

La prima asta del Barolo solidale, 600mila euro di donazioni “doc” ... Al Castello di Grinzane Cavour offerta in beneficenza la produzione 2020 della vigna Gustava. Quattordici barrique da 300 bottiglie l’una battute da Christie’s “en primeur”. Finanziate associazioni impegnate in attività per i malati, progetti culturali e sociali, in Italia e anche in Cina...“Siamo a momila... nessun altro? Pensateci, perché poi avete da bere per una vita... nessuno?”. Il direttore di Christie’s Italia, Cristiano De Lorenzo, scherza col martello ormai alzato. E quando si arriva lì, anche se la platea ride, l’attimo di suspense c’è sempre. Ma è davvero l’ultima offerta e sarà il record della serata: una maxibotte da seicento future bottiglie di Barolo in cambio di 140mila euro in beneficenza. Prima di record ce n’era già stato un’altro, sempre Barolo ma stavolta in una botte di dimensioni normali (barrique, si dice barrique: 300 bottiglie), trasformata in 50mila euro di aiuti per la Fondazione Adas che offre terapie del dolore, cure palliative a domicilio e supporto psicologico a malati gravi e relativi familiari. Un’altra barrique della stessa serie contribuirà a finanziare il Parco culturale Alta Langa. Un’altra ancora produrrà i suoi effetti addirittura in Cina, attraverso il sostegno al Forum filantropico Est-Ovest (Ewpf) che promuove interscambio in mate-ria di climate-change, sostenibilità, istruzione, leadership femminile. Ecco. Sono solo alcuni dei risultati della prima edizione di “Barolo en Primeur”, iniziativa senza precedenti in Italia e che tecnicamente sarebbe sbagliato definire solo un’asta perché è stata invece - sul serio - una “gara di generosità” che ha consentito di raccogliere tra tutto 600mila euro destinati interamente - senza un centesimo di commissioni - a scopi benefici e filantropici. Sul banco in totale 14 barrique della vendemmia 2020, da ciascuna delle quali potranno uscire - ma non prima del 2024 - trecento bottiglie di “Barolo Gustava” che grazie alla generosità delle donazioni raccolte possono tuttavia fregiarsi fin da ora di una quotazione media di 125 euro l’una. L’evento si è svolto il 30 ottobre scorso al Castello di Grinzane Cavour, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo - attuale proprietaria della Vigna Gustava proprio di fronte al Castello, quindi del vino da essa prodotto - in collaborazione con Fondazione Crc Donare e con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. La formula è stata questa: quattordici barrique messe in palio (una quindicesima seguirà la stessa sorte il 14 novembre durante l’Asta mondiale del tartufo bianco d’Alba, in live streaming con Hong Kong, a favore della charity internazionale “Mother’s Choice” che si occupa di bambini orfani e giovani madri in difficoltà) e connesse ad altrettanti progetti di solidarietà, sette già definiti e altri sette a scelta dei rispettivi aggiudicatari; una platea di potenziali donatori estesa in videocollegamento fino a New York; il re mondiale dei critici enologici Antonio Galloni che ha marchiato ogni barrique con certificato Nft; il direttore di Christie’s Italia a condurre la gara; il vino acquisito ora giovane (“en primeur”, appunto) che resterà fermo lì per tutto il periodo di “affinamento” obbligatorio sino al 2024, quando finalmente potrà essere ritirato in bottiglie numerate e firmate dall’artista Giuseppe Penone. Il record della serata per la dimensione barrique, quei 5omila euro di cui sopra, lo ha conquistato quella contrassegnata dal numero uno: contenente “un barolo molto classico della zona di Grinzane - parole di Galloni - giocato su aspetti floreali speziati, frutta di bacca rossa con struttura di medio corpo, bellissima energia e tonicità’. Record assoluto invece per il tonneau (così si chiama una barrique grande il doppio) che il vicepresidente di Fondazione Crc Ezio Raviola ha voluto aggiungere all’asta come fuoriprogramma finale. “Abbiamo costruito un’iniziativa unica - ha detto - capace di legare un prodotto già noto nel mondo come il Barolo con progetti di grande valore sociale. Fin da ora ci proiettiamo all’edizione 2022, con novità che arricchiranno ulteriormente questa iniziativa”. “Un punto di partenza fondamentale - ha aggiunto Matteo Ascheri, presidente del Consorzio - per la definitiva consacrazione della denominazione Barolo nel mondo. E come Consorzio ci impegneremo a coinvolgere i produttori delle Langhe per la prossima edizione”. Tra gli altri progetti beneficiari dell’iniziativa quello promosso dal Museo d’arte contemporanea Castello di Rivoli per l’avvicinamento dei bambini all’arte contemporanea e alla sostenibilità; quello di restauro e valorizzazione del Cantinone del 1600 a Villa Arconati, alle porte di Milano, da parte di Fondazione Augusto Rancilio; infine il progetto Thesaurus Monviso per la promozione dell’impegno dei giovani in ambito socioculturale e ambientale nel territorio, presentato dall’associazione “b6121ab” di Saluzzo.

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