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Corriere Della Sera / Corriereconomia

Il “sì” di Maria Luisa Averna: “Per emergere dobbiamo faticare molto di più rispetto ai colleghi del Nord” ... altra donna del Banco di Sicilia è una neo nonna. È il ruolo che in questo momento soddisfa di più Maria Luisa Averna, classe ‘49, presidente con deleghe operative del gruppo omonimo, che oltre agli amari della Fratelli Averna, comprende il cioccolato, i torroni e i semilavorati per i gelati di Pernigotti e i vini di Villa Frattina. La prima nipotina, Veronica, è arrivata appena quattro giorni prima della sua nomina nel consiglio di amministrazione del Banco, in quota Unicredit. E oggi si sente “una nonna felicissima”. Di più: “mi sembro caricata a molla”, racconta. Alessandro Profumo? Donna Maria Luisa non lo conosceva, l’ha incontrato per la prima volta in occasione del Comitato territoriale. E di certo non si aspettava di essere chiamata nel cda del Banco. “Quando Roberto Nicastro (il deputy ceo di Unicredit, ndr) me lo ha proposto, ci ho riflettuto per un po’. Era una cosa troppo importante per me come donna, ma anche per le aziende siciliane. Perciò ho deciso di accettare, per soddisfare le aspettative della banca e quelle del territorio. In Sicilia ci sono tante aziende guidate da imprenditori sani e puliti, ma che hanno dovuto faticare molto di più delle imprese del Nord per emergere. Qui c’è una bellissima squadra per cambiare le cose e fare bene”.
Nel gruppo di famiglia (200 milioni di fatturato consolidato nel 2007, con una quota di export pari al 20%) e dove fino all’anno scorso era amministratore delegato, ruolo oggi ricoperto dal fratello Francesco Rosario, Maria Luisa Averna è sempre stata abituata a dare un contributo attivo. “Chi esclude le donne dalla gestione delle imprese si priva di un modo complementare di guardare le cose. Nel nostro gruppo abbiamo lavorato molto sul modo di fare impresa. E oggi grazie a un sistema di comitati, le decisioni strategiche sono sempre corali”, dice la manager-imprenditrice. Senza per questo aver dovuto rinunciare al ruolo di moglie, sposata con un primario ginecologo, e di mamma, come quando ha dovuto lasciare un cda perché una delle due figlie l’ha chiamata in lacrime perché era morto un uccellino.


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