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Corriere Della Sera / Io Donna

Maialino & Vermentino ... Siete in vacanza a Chia, a Santa Teresa, a Tortolì? Prendete l’auto e fate un giro goloso. Il nostro va dal Sulcis-Iglesiente al Sarrabus, passando per l’Ogliastra e la Gallura... Nella wilderness boschiva di Is Cannoneris, la foresta di lecci del Sulcis, poco lontana dalle spiagge di Chia, si nasconde (letteralmente) il rifugio agrituristico Is Truiscus, prima tappa di un itinerario non ovvio che inanella, dal Sulcis-Iglesiente al Sarrabus, passando per l’Ogliastra e la Gallura, le più autentiche étapes gourmandes sarde. Tre forni a legna, un ristorante rivestito di fasci di cisto e un tripudio di sapori del territorio: ravioli con il formaggio fresco di capra, gnocchetti con il sugo di cinghiale, capra in umido. Nella vicina Sant’Anna Arresi, sempre nel Sulcis, ci si ferma nella cantina di nuova generazione Mesa fondata dal creativo Gavino Sanna con l’imprenditore Giuseppe Mele. Mele e Sanna (da cui Me-sa) hanno scelto il nero come colore delle bottiglie, anche per i bianchi. Grandi quanto un francobollo, le etichette riprendono i motivi dei tappeti sardi e le note organolettiche sono affidate, poeticamente, alle retroetichette. Minore creatività ma altrettanta qualità nelle Cantine Santadi, a Santadi, dove si degustano il “Terre Brune”, il “Rocca Rubia” e il “Latinia”, una vendemmia tardiva di uve Nasco... ...Nell’Oristanese, è Cabras la buona sosta. Il paese è la culla della bottarga di muggine. L’indirizzo giusto è la Peschiera dei Fratelli Manca dove viene venduta fresca, stagionata, macinata e sottovuoto. Nei dintorni, si acquista Vernaccia d’Oristano doc alla Cantina Contini, mentre in paese si va a mangiare da Zia Belledda dove, già 50 anni fa, le sorelle Assunta ed Elisabetta preparavano in casa piatti caldi per i pescatori dello stagno. La cucina è rimasta tale e il rapporto prezzo-qualità eccezionale. Poco più a nord, nell’interno, è a Santu Lussurgiu che bisogna fermarsi per assaggiare il bue Rosso, quel manzo di razza sardo-modicana dal manto amaranto che è diventato presidio Slow Food. Con la treccia di casitzolu di Cuglieri (il caciocavallo che si fa al fuoco, di notte, da latte di bue Rosso con caglio di capretto) servita con il miele, è una delle specialità di Sas Benas, ristorante dell’omonimo albergo diffuso. Una volta in paese, non si possono mancare le Distillerie Lussurgesi che producono mirto e filu ‘e ferru distillando una miscela di mosti autoctoni con cui riempiono anche ottimi cioccolatini. A Monti, nella Cantina del Vermentino e in quella Sociale Gallura a Tempio Pausania, si vinifica il Vermentino Docg all’antica maniera, lasciando macerare insieme mosto e bucce. Il vino, dell’annata precedente, va bevuto preferibilmente tra luglio e agosto, quando esprime il meglio di sé. Da assaggiare, il “Vermentino Pitrizza” della giovane cantina Masone Mannu, tra Olbia e Monti, che esprime sentori floreali e un retrogusto mandorlato. Particolare anche il cinghiale al Vermentino dell’agriturismo con cantina Il Vermentino, a Monti, ricetta al cui successo contribuisce il “Taerra Docg Superiore Tani” prodotto in casa, perfetto anche con il pecorino... ...Per gli acquisti di Cannonau, si scende a Cardedu, sotto Tortolì, sempre nell’Ogliastra, nella cantina Alberto Loi. Convogliano uve Cannonau anche nella cantina sociale Jerzu Antichi Poderi. Il risultato è un’etichetta famosa, la “Josto Miglior Riserva” cui si è stata affiancata, di recente, un’altra celebrità, il passito di Cannonau “Akratos”...

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