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Corriere Della Sera / Magazine

Le campagne acquisti trasversali dei Bibì e Bibò dell’ambientalismo ... Sulla scia del neogollista Sarkozy che ha arruolato Al Gore, anche in Italia destra e sinistra si scambiano i testimonial per le battaglie «verdi»... Che l’ecologismo non sia più prerogativa della sinistra è cosa nota, ma in Francia Sarkozy va oltre, scegliendosi come testimonial l’ex vicepresidente democratico Usa Al Gore. Il probabile candidato neogollista alle presidenziali francesi lancia su scala globale la strategia delle larghe intese in nome dell’ambiente. A Parigi riceve Gore, autore del documentario neogreen Una verità scomoda (che sarà sugli schermi italiani da gennaio) e insieme lanciano un appello alla «rivoluzione ecologica». L’esperimento piace ai cuori verdi di casa nostra, come il vate aennino dell’ogm-free Gianni Alemanno e il marghentino Ermete Realacci, già avvezzi ad alleanze trasversali sui temi dell’ambiente. L’ex ministro dell’Agricoltura all’altra sponda ruberebbe la scienziata indiana Vandana Shiva, patrimonio indiscusso della galassia newglobal, ed è il primo ad ammettere che al Wto di Cancun sconfinava spesso al controvertice, fra i campesinos, per andarla a trovare.
Alemanno in questi giorni ha firmato una mozione dell’ulivista Ermete Realacci contro l’invecchiamento artificiale del vino italiano, come riferisce Realacci stesso, che al fronte del conservatorismo internazionale invidia il David Cameron dei pannelli solari a Downing Street. Il leader di Legambiente però mette in guardia: l’Italia non è il Regno Unito, e «il governo Berlusconi è pur sempre quello che ha passato la sanatoria dell’abusivismo edilizio: manco Jack lo Squartatore...».
(arretrato di Corriere della Sera - Magazine del 28 dicembre 2006)

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