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Corriere della Sera - Sette

Marco Parusso il barolo boy presenta il nuovo oro di alba …Nella terra in cui un Barolo può arrivare a costare 1.500 euro, Marco Parusso, uno dei Barolo Boys, va controcorrente con un vino che definisce “concreto e con i piedi per terra”. È un Alba Doc. Ho iniziato con l’annata 20l6, che stiamo presentando in questi giorni, racconta il vignaiolo, “volevo riproporre un taglio albese, come si usava un tempo, quando si pensava di migliorare il Nebbiolo con l’aggiunta della Barbera per dargli colore e ricchezza. 85% del primo, 15% della seconda”. È un progetto nuovo, affidato alla nipote Giulia, 26 anni, che abita nella zona di produzione, e al figlio Francesco, enotecnico ventenne. Per Parusso questo Alba doc, “è la terza via delle Langhe: negli ultimi 40 anni qui è cambiato tutto, vitigni e cantine si sono rivalutate in maniera pazzesca, ora che i prezzi di molte bottiglie sono da super lusso, l’Alba Doc diventa un ritorno al giusto rapporto tra valore e spesa”. La base dell’azienda è a Monforte, località Bussia. Una famiglia di agricoltori puri, con 2,5 ettari fino agli Anni 70. “Sono il più giovane di tre fratelli, qui c’era la miseria, la gente scappava: un fratello lavora in banca, l’altro è commercialista, io ho studiato enologia. Non mi piaceva il vino, lo trovavo spesso cattivo. Ho conosciuto giovani che erano fuggiti e tornati, come Luciano Sandrone, e allora mi è venuta voglia di iniziare a produrre vino”. Poi è arrivata la sorella, Tiziana. “Piano piano, con le banche, siamo riusciti a crescere, ora abbiamo 26 ettari, la maggior parte nostra a Monforte, una piccola a Castiglione Panetto, e poi a Alba, sopra Santa Rosalia, 9 ettari per la nuova avventura”. Parusso usa un rotofermentatore per macerare a freddo le uve. E altre tecniche che puntano ad aumentare la resistenza del vino all’ossigeno. “Tratto il vino come un alimento e riesco a renderlo così molto digeribile ed adattabile. Dopo 35 vendemmie ho riscoperto tecniche abbandonate nel Dopoguerra magari perché costose o pericolose. Ora sono rese possibili dalle nuove tecnologie. Così estraggo al massimo i gusti fruttati dei vini». Come con il nuovo Alba Doc.

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