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Corriere Della Sera / Sette

Bere ... La forza tranquilla di un rosso tradizionale... Non ha niente d’innovativo, solo una lunga tradizione alle spalle, il Torgiano Rosso Riserva Vigna Monticchio, primo vino Docg dell’Umbria. Ma forse mai aveva messo così d’accordo tutti i critici delle principali guide enologiche nel vantarne l’elegante opulenza, i profumi intensi e leggermente speziati, le nuances di piccoli frutti rossi. E nell’assegnargli il massimo dei voti. Deriva da uve sangiovese e canaiolo, coltivate in un solo vigneto, a Torgiano, sede della Lungarotti (tel. 075 988661; www.lungarotti.it). Oggi hanno notorietà il Sagrantino di Montefalco e i vini di Orvieto, quelli del Trasimeno e dei Colli Altotiberini, ma chi ha rilanciato l’enologia regionale, partendo da Torgiano, è stato negli anni Sessanta Giorgio Lungarotti. Fu poi lui ad accorgersi che su quella collinetta di Monticchio crescevano grappoli particolarmente ricchi. Ora che l’azienda è portata avanti dalle figlie Chiara e Teresa, che si è sviluppata, che ha lanciato nuove bottiglie come l’intrigante Toralco, è sempre bello poter gustare il classico Vigna Monticchio, che matura in piccole botti per un anno e poi in bottiglia per altri tre e mezzo. Se ne sente la forza tranquilla nel bicchiere, che lo proietta nel futuro.

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