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Corriere Della Sera / Sette

Lo chef viaggia ad alta velocità ... Tagliere, orto, gustoso sono tre menù proposti e distribuiti su rotaia. L’idea è di Ntv, in accordo con Eataly. E il pranzo ha una confezione riciclabile... Chi l’ha detto che sul treno si deve per forza mangiare un panino stantio, un tramezzino ghiacciato o una pasta scotta? L’alta cucina può viaggiare anche su rotaia: l’iniziativa è della società privata di treni ad altissima velocità Ntv che ha scelto di affidare a Eataly la fornitura di pranzi a chilometro zero scelti tra sapori regionali. Così sul convoglio Italo non c’è cucina, né carrozza ristorante (i tempi dell’alta velocità poco si concilierebbero). Il servizio è direttamente al proprio posto, senza alzarsi dalla poltrona. E mentre il treno schizza a 300 chilometri all’ora, si possono degustare un pollo alla cacciatora, una zuppa di ceci come un polipo con patate e olive. Treno fast, cucina slow. Il menù? Dipende dalla stagione, con tre varianti, rinnovate ogni due settimane: “tagliere”, “orto”, “gustoso”. Lo chef resta a terra, ma i piatti arrivano a bordo in un packaging rivoluzionario, il vetro. Scelta d’altri tempi, per mantenere integre le proprietà degli alimenti. La confezione “Italobox” è realizzata con materiali ecosostenibili e riciclabili e contiene, oltre al cibo, posate, tovaglioli e bevande.

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