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Corriere Della Sera / Sette

Trionfa il made in Cuneo ... Una settimana a New York dove, tra l’Open Road’s e l’arrivo della barca “7 mosse x l’Italia”, era tutto un tricolore... A New York si parlava solo italiano. Forse è il mio occhio da vecchio provinciale che si meraviglia oltre misura, ma una settimana così è difficile dimenticarla. Si comincia con “Open Roads”, la rassegna fondata da Antonio Monda e Richard Pena, al Lincoln Center: davanti a un pubblico molto attento e partecipe, c’era il meglio del cinema italiano (Di Gregorio, Albanese, Mazzacurati, Martone e altri). L’appuntamento del Lincoln Center è stato anche un’occasione per celebrare il 150° anniversario dell’unità d’Italia con “Noi credevamo” e l’ottimo “1860” di Alessandro Blasetti, la storia che ricostruisce l’arrivo di Garibaldi in Sicilia attraverso gli occhi di Carmeliddu. Monda è l’anello di congiunzione fra la cultura italiana e quella americana. Si prosegue con la festa del 2 giugno promossa dal Console Francesco Talò con un grande ricevimento al Cipriani sulla 42nd. A fianco del Console Generale c’erano il direttore dell’Istituto di Cultura Riccardo Viale, dell’Enit Riccardo Strano e dell’Ice Aniello Musella per il saluto al pubblico a cui Talò si è rivolto esordendo con “l’Italia siete voi”. Talò era giunto in bicicletta, rigorosamente made in Italy, per valorizzare anche il turismo su due ruote e per trasformare la Big Apple nella Green Apple, come piacerebbe al sindaco Mike Bloomberg. A presentare la manifestazione c’erano Melba Ruffo di Calabria, la dominicana che ama molto l’Italia, già compagna di Luciano Rispoli in “Tappeto volante”, e le gemelle Silvia e Laura Squizzato. Sotto l’immensa volta del Cipriani moltissimi esponenti della comunità italiana e italoamericana hanno idealmente salutato il Console Talò, giunto al termine del suo mandato. Si continua infine con l’arrivo al Pear 56, sull’Hudson River, della barca “7 mosse x l’Italia”, il ketch di 22 metri armato da Oscar Farinetti, patron di Eataly, il market più cool di Manhattan. Alla sera, inaugurazione di “Birreria”, un locale con vista mozzafiato sull’Empire State Building e sul Flatiron, dov’è possibile
godersi lo spettacolo di Manhattan con piatti preparati da Mario Batali e Joe Bastianich e con birre italiane. Per un provinciale come me vedere Farinetti e figli (sono di Novello, Cuneo) e Teo Musso di Baladin (è di Piozzo, Cuneo) era come essere a casa, in Langa: un tempo, i nostri nonni costruivano i marciapiedi di New York, adesso ci permettiamo sfizi da High Society and that’s the way it is.

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