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Corriere Della Sera / Style

Andare via (in due) ... Lumbard sì, ma di area gourmand... Oltrepò pavese: chic di campagna, calici e barche a remi... Una terra disegnata come un grappolo d’uva. Gianni Brera, bassaiolo doc, dipingeva così le colline dell’Oltrepò pavese, incuneate tra Piemonte ed Emilia. Negli anni Cinquanta, con le prime utilitarie, i milanesi puntavano verso i borghi di Casteggio e Varzi (Pv), per procurarsi salumi, damigiane di Bonarda o bottiglie di Barbacarlo. Tradizione che rivive oggi con rituali vintage di degustazione in trattorie, salumifici e cantine sociali per godersi spumanti e Barbera: domenica 30 maggio la rassegna Cantine Aperte svela i segreti di 20 vini doc (www.viaggidivini.it, tel. 340 9546271). Nella Cantina Storica il Montù (a Montù Beccaria, tel. 0385 262252) degustazioni tra tini di rovere di Slavonia e la “Mafalda”, celebre botte donata da Umberto I di Savoia. Una passeggiata nei vigneti merita un calice sotto il porticato dell’antica Locanda dei Beccaria a San Damiano al Colle (via Marconi 10, tel. 0385 262310). A Retorbido, invece, le Cantine Marchese Adorno (via Coriassa 4) offrono spumeggiante Bonarda (7,70 euro a bottiglia) con salame a grana grossa su crostini caldi.

Gli intenditori potranno degustare il pregiato Rile Nero, maturato in barrique (19,50 euro al pubblico), con i fondatori dell’esclusivo Pinò Club, associazione di élite di viticoltori che ha valorizzato il Pinot Nero vinificato in rosso ed elevato all’eccellenza dei vini di Borgogna. Da degustare sulle terrazze delle ville nobiliari delle tenute Frecciarossa e Conte Vistarino, vicino a Casteggio, o seduti al ristorante Prato Gaio a Montecalvo Versiggia, dove i risotti alle erbe di campagna sono un’autentica esperienza gourmand-lumbard. Si raggiunge anche da Montalto Pavese, splendido balcone sulla pianura dominato dall’antico maniero.

Più a valle, il castello medievale della famiglia Moratti a Cicognola: qui Lady Erminia, moglie del patron Angelo, amava discutere col solito Brera Al Pino di Montescano. In questo piccolo tempio gastronomico le pentole sono rivestite d’oro: lo chef Mario Musoni le usa per il risotto al luppolo selvatico e altre rustiche delizie. Per i tipici salumi e cotechini bisogna risalire fino a Varzi, antico feudo dei Malaspina, verso la salumeria La Scaletta (ottimi salami stagionati da 25 euro al chilo, tel. 0383 545691), a poca distanza dalla Pasticceria Zuffada (tel. 0383 52227), dove fare incetta di torte di mandorla e baci di dama. Per ritemprare lo spirito, deviazione per Ponte Nizza, con il complesso medievale dell’Abbazia di St. Alberto di Butrio, o per lo splendido borgo di Zavattarello. Scendendo verso il Po, la sosta rivitalizzante è alle Terme di Salice, con percorsi salute e aree relax con vista su vigneti e colline dove il 5 e 6 giugno transita il quarto Trofeo Pinot e Bonarda, un rally di auto d’epoca che si conclude nella grande piazza di Casteggio (tel. 340 6915190). Sempre la prima domenica di giugno, merita la passeggiata sul Po con discesa su barche a remi dal Ponte Coperto di Pavia alla foce del Ticino (info: tel. 0385 27005).

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